UNO STRANO INVERNO "NON INVERNO" - Indicatore Mirandolese
Non sarà un San Geminiano dalla barba bianca. Per il 31 gennaio e per i giorni a seguire, forse fino a lunedì 3 febbraio, a Modena ci si dovranno attendere giornate di pioggia, a tratti anche intense, come confermano gli esperti dell’ Osservatorio Geofisico del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. Neve solo in montagna ed alle alte quote oltre i 1.400-1800m e questo può essere motivo di inquietudine per i nostri corsi d’acqua.
Quella di martedì 28 gennaio, anche se di modeste proporzioni poiché sono stati misurati appena2 cmal suolo, resta la sola nevicata di questo strano “inverno non inverno” a Modena.
“Al momento – fa sapere Luca Lombroso dell’Osservatorio Geofisico del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia – è questa appunto l’unica nevicata della stagione in quello che si va distinguendo come uno dei mesi di gennaio più caldi da quando 184 anni fa si iniziarono a raccogliere le osservazioni meteo a Modena. Tuttavia, prudenza consiglia di attendere fino alla conclusione del mese e l’arrivo di San Geminiano, il patrono della città, che tradizione vuole immaginato con la barba bianca quasi a sottolineare che il 31 gennaio deve essere accompagnato dalla neve, per trarre le somme definitive e pronunciarsi in maniera scientifica”.
Ma al contrario delle attese, la tradizione rispettata in modo abbondante nel 2010, dopo che mancava in questo giorno addirittura dal 1956, e anche nel 2012, allorché diede inizio al noto “nevone” in Emilia, in questo 31 gennaio 2014 è escluso che la neve – secondo gli esperti – possa caratterizzare il giorno del Santo patrono di Modena.
Le mappe dei modelli meteo – secondo le rilevazioni effettuate dai tecnici dell’Osservatorio Geofisico universitario di Modena – non lasciano infatti speranza: non solo non nevicherà, ma ci si dovrà attendere la pioggia. Si tratterà di precipitazioni che destano una qualche preoccupazione per i nostri corsi d’acqua, perché anche in montagna è in corso un repentino innalzamento delle temperature. Tali piogge proseguiranno a fasi alterne, ma a tratti – specie in montagna – piuttosto intense e con neve solo a quote medio-alte (1.400-1.800 m a seconda dei passaggi perturbati), fino a domenica 2 febbraio e con una coda, forse, fino a lunedì 3 febbraio.
“Dunque – commenta Luca Lombroso – niente bianco San Geminiano, ma ombrelli aperti per la passeggiata fra le bancarelle e per recarsi alle cerimonie previste. Inoltre, massima attenzione alle condizioni meteo. Non nascondo che stupisce me per primo questa sequenza di eventi estremi meteo climatici. Il clima ci lancia dei pesanti segnali: se il global warming e i suoi effetti sembravano uno scenario futuro ora sono una realtà con cui fare i conti senza indugio”.
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