UN APPELLO PER ACCORDARE IL PIANOFORTE DONATO DAL SOPRANO PAOLA OCCHI ALL’OSPEDALE SANTA MARIA BIANCA - Indicatore Mirandolese
“La musica fa bene all’anima, cambia la prospettiva della giornata, immerge in una atmosfera di pace e di bellezza”. E’ successo pochi giorni fa all’ospedale di Mirandola quando la pianista Ingrid Baraldi, 42 anni, mirandolese, e nota al pubblico come collaboratrice del progetto nazionale Ologramma, si è messa al pianoforte, donato anni fa all’Ospedale dalla compianta soprano Paola Occhi e ha cominciato a suonare. Tra la gioia e lo stupore di infermieri, medici, pazienti, familiari. Ad accompagnarla al pianoforte il secondogenito Edward, 9 anni, mentre Astrid, 11 anni cantava l’Inno alla Gioia di Beethoven. “E’ stato bellissimo, innanzitutto per me e per i miei figli – racconta Ingrid, insegnante di musica, compositrice e musicoterapista – e per quanti di passaggio nel Padiglione Scarlini i quali, trasportati da una insolita atmosfera, hanno sostato lunghi minuti e commossi si sono congratulati invitandomi a suonare più spesso. Il mio obiettivo è proprio questo: suonare più volte durante la settimana, anche perché sto dedicando la mia vita alla musica e ad aiutare le persone a stare bene attraverso di essa. Paola Occhi, che ho avuto l’onore di conoscere quando anche mio padre era ricoverato in ospedale, due anni fa, ha fatto un dono prezioso al nostro Ospedale e alla comunità. Quando facevo le notti accanto a papà spesso scendevo per suonare il pianoforte, e questo mi dava forza e coraggio per sopportare il dolore. A Paola va il nostro grande ‘grazie’. L’unico problema è che il pianoforte deve essere accordato”. Nei giorni scorsi, la pianista ha inviato una mail alla Direzione Sanitaria rendendosi disponibile a suonare spesso e al contempo ha lanciato un appello per accordarlo. “La cifra non è alta – dichiara – si va da un minimo di 100 a un massimo di 300 euro. Mi renderei disponibile a raccoglierla mettendo un barattolo delle offerte sul pianoforte, che riporterei in custodia al centralino una volta terminato di suonare”. Sul pianoforte, una volta rimesso in sesto, la pianista intende apporre una targhetta con la seguente scritta: ‘La musica ci riconnette alla parte più umana, dolce, sensibile e forte del nostro cuore. Grazie a chi suona e a chi ascolta condividendo questa potente medicina che Dio ci ha donato’.