SIMULA RAPINA: DENUNCIATO - Indicatore Mirandolese
Un commerciante della Bassa ha ritenuto di far fronte alle sue difficoltà economiche chiedendo l’intervento dei Carabinieri alle 5.30 della mattina di Pasqua e denunciando di essere stato vittima di una rapina a mano armata da parte di due giovani con il volto parzialmente travisato. Alla richiesta di aiuto sul “112” i militari si sono precipitati sul posto, sono iniziati i posti di controllo incrociati sulle vie di maggiore comunicazione ed è partita la caccia ai criminali. Effettuati i primi accertamenti ed un accurato sopralluogo, sono emerse però alcune incongruenze rispetto al racconto della “vittima” che sosteneva che due persone con accento dell’est erano entrate nel suo locale e, sotto la minaccia di una pistola, si erano fatte consegnare un borsello contenente l’incasso del giorno precedente (quasi 3.000 euro): denaro che il titolare dell’esercizio commerciale aveva dapprima portato a casa al momento della chiusura e poi riportato con se la mattina presto all’apertura del negozio. Di fronte a questa ed altre incongruenze emerse durante il racconto, i Carabinieri hanno avuto forti dubbi sulla veridicità dei fatti finché la vittima, caduta in più contraddizioni, ha deciso di “ravvedersi”, spiegando ai militari di aver inventato il racconto criminoso per farsi rimborsare dall’assicurazione, in considerazione di alcune difficoltà economiche in cui versa negli ultimi tempi. La confessione resa, probabilmente, alleggerirà dal punto di vista delle responsabilità penali la sua posizione, essendo stato denunciato per simulazione di reato e procurato allarme: infatti i Carabinieri, piuttosto che proseguire nel servizio di vigilanza a favore della collettività, hanno dovuto trascorrere tutta la mattinata su un reato gravissimo, che desta allarme sociale, ma che in realtà non si è mai verificato.
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