SEGNALATO CASO DI WEST NILE - Indicatore Mirandolese
Risulta confermato un caso di malattia da virus West Nile in una persona residente nel Distretto di Mirandola. Il caso è diverso da quello segnalato mercoledì 1 agosto, relativo a una persona residente a Cavezzo e che lavora a Mirandola, che sembrava contagiata dal virus Chikungunya trasmesso dalla zanzara tigre. In questo caso le analisi di laboratorio hanno escluso che si tratti del virus Chikungunya.
L’infezione può decorrere in maniera asintomatica o con stato febbrile che dura pochi giorni; in alcuni casi, però, soprattutto in persone debilitate, può manifestarsi con forme neurologiche che richiedono il ricovero.
A differenza del virus Chikungunya, il West Nile è trasmesso in Italia soprattutto dalla zanzara comune, contro la quale non sono attualmente previsti interventi straordinari di disinfestazione. Per questo, oltre alle misure specifiche di contrasto alla zanzara tigre, responsabile della diffusione di alcuni virus, è fondamentale la protezione individuale.
Consigli per la protezione dalle punture di zanzara
- Installare zanzariere nelle stanze in cui si soggiorna
- Utilizzare insetticidi adatti all’ambiente domestico
- Quando possibile, preferire vestiti che non lascino scoperte parti del corpo (camicie con maniche lunghe, pantaloni lunghi) e di colore chiaro (i colori scuri attraggono le zanzare)
- Utilizzare repellenti sulle parti del corpo che rimangono scoperte, tenendo presente che il sudore ne riduce l’effetto; evitare invece profumi, creme e dopobarba (attraggono gli insetti)
Donne gravide e minori devono consultare il proprio medico o farmacista prima di utilizzare questi prodotti, mentre particolare attenzione va posta ai bambini di età inferiore ai 3 mesi, per i quali l’utilizzo dei repellenti è sconsigliato. I repellenti di sintesi (tipo DEEt) in forma di crema o spray sono efficaci contro la zanzara tigre, ma devono essere utilizzati con cautela.
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West Nile Disease
È una malattia infettiva diffusa in molte regioni dell’Africa, Medio Oriente, India, Indonesia e, con minori intensità, è presente anche in alcune zone dell’Europa meridionale. In Italia è trasmessa soprattutto dalla zanzara comune, anche se è possibile che l’infezione avvenga dopo la puntura della zanzara tigre.
Da alcuni anni la regione Emilia-Romagna ha attivato un sistema di sorveglianza sulla circolazione nei nostri territori del virus responsabile della West Nile Disease per verificare la presenza di questo agente patogeno nelle zanzare e negli uccelli (dove il virus si moltiplica), nei cavalli e nell’uomo (che possono venire infettati occasionalmente a seguito di punture).
Chikungunya virus
È una malattia di origine virale trasmessa dalla zanzara tigre e che può essere trasmessa dalla persona infetta ad altre zanzare: per questo, in presenza anche di solo sospetto, vengono previsti interventi straordinari che hanno lo scopo di bonificare l’area circostante il domicilio e la sede di lavoro da tutti i vettori potenzialmente infetti ed evitare il possibile sviluppo di focolai locali di trasmissione del virus.
Dopo un periodo di incubazione di 3-12 giorni, si manifestano sintomi simili a quelli dell’influenza, con febbre alta, brividi, cefalea, nausea, vomito e soprattutto importanti dolori articolari (da cui deriva il nome, che in lingua swahili significa “ciò che curva” o “contorce”). In alcuni casi, si può sviluppare anche eruzione cutanea pruriginosa. Il tutto si risolve spontaneamente, in genere in pochi giorni, anche se i dolori articolari possono persistere anche per molti mesi. Le complicanze più gravi sono rare e possono essere di natura emorragica (anche se non così gravi come nella Dengue) entro 3-5 giorni, o neurologica, soprattutto nei bambini.
Tutti i consigli su come i cittadini possono contrastare la diffusione della zanzare tigre sono disponibili qui www.zanzaratigreonline.it; a disposizione anche un video realizzato dall’Ausl di Modena (https://www.youtube.com/watch?v=2lHHGKa32HM).