SABATO E DOMENICA CON LA SCULTURA - Indicatore Mirandolese
“Autoritratto aniconico per manualità diverse” è il titolo della mostra collettiva di scultura che potrà essere visitata a Mirandola fino al 3 febbraio 2019, presso il foyer dell’aula magna Montalcini. A esporre le loro opere sono: Adriano Avanzolini, Mirta Carroli, Paolo Guglielmo Conti, Bruno De Angelis, Domenico Difilippo, Francesco Finotti, Anna Girolomini, Mauro Mazzali, Sergio Monari, Mario Nanni, Maurizio Osti, Graziano Pompili. L’esposizione, il cui curatore è Sandro Malossini, è aperta sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19. Organizzano Felsina Factory Bologna e Comune di Mirandola con il patrocinio dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna.
«La mostra Autoritratto aniconico per manualità diverse è una collettiva di scultori contemporanei che ha già conosciuto una diffusione e una risonanza di tutto rilievo, culminata nella esposizione presso gli spazi della Galleria Civica d’arte contemporanea MuVi di Viadana (Mn) – spiega Alessandra Mantovani assessore alla Promozione della città e della conoscenza – le opere in mostra testimoniano quell’oltranza di ricerca che è un carattere distintivo delle arti contemporanee, dove spesso l’elemento figurativo scompare per lasciare il posto ad altre modalità espressive nelle quali la dimensione materica è fondamentale. Nel nostro caso la sfida comunicativa, la carica metaforica e simbolica del segno-oggetto artistico è estrema, se è vero che il filo conduttore è un vero e proprio ossimoro: un autoritratto, ciò che per definizione è più immediatamente rappresentativo della soggettività dell’artista, ma “aniconico”, vale a dire che nega la figuratività o ne prescinde. La mostra si inserisce appieno in un progetto di valorizzazione degli spazi dell’aula magna Rita Levi Montalcini che, nelle geometrie ariose, nelle strategie di visione che la sua peculiare luminosità consente si presta egregiamente a fungere da galleria espositiva di arte contemporanea. Ma non solo. Questa mostra – prosegue Mantovani – è parte integrante di un programma di appuntamenti che si estenderanno fino alla primavera del 2019, all’interno dei quali accanto alle mostre si terranno lezioni magistrali affidate a storici dell’arte che proporranno esperienze di visione e lettura di capolavori dell’arte dal Rinascimento al ‘900. Con questo richiamo forte alla presenza delle arti figurative nella stagione culturale della città, l’Amministrazione comunale intende recuperare una tradizione ben viva a Mirandola, quell’attenzione al fatto artistico che, mentre esperisce spazi nuovi, non dimentica la consuetudine alta di altri luoghi, già familiari e straordinari, di cui la comunità attende di riappropriarsi; e proprio nel promuovere cultura identifica il lavoro necessario a trasformare il tempo dell’attesa in quello che qualcuno ha definito il “tempo di edificare”».