AIMAG, LODI: "UN MODELLO DA CONSOLIDARE, NON DA CANCELLARE"
Roberto Lodi: “La nascita di un comitato per un’AIMAG pubblica, saldamente legata al nostro territorio rappresenta un segnale forte e chiaro della volontà dei cittadini”
Costi calmierati e servizio ai massimi standard. Una multiutility tra le prime in Italia, Aimag è un patrimonio prezioso per le comunità servite ed il Comune di Mirandola ne riconosce la qualità e ne difende l’autonomia.
“Ben venga la nascita di comitati di cittadini per la difesa della territorialità di Aimag – commenta l’Assessore Roberto Lodi – sbaglia invece chi con confusi e strumentali pretesti parla di arroccamento attorno al proprio campanile. I cittadini hanno invece le idee chiare: vogliono la continuazione del modello di sviluppo pubblico di Aimag, vicino ai cittadini, pronto ai bisogni e in grado di rispondere alle esigenze specifiche del territorio. Competenza ed efficienza che si accompagnano – prosegue Lodi – al contenimento dei costi. E’ sufficiente passeggiare in questi giorni, per i centri urbani delle realtà a noi vicine, servite da Hera – Modena per citare un esempio – per comprendere quanto possa essere grave il problema di una raccolta rifiuti inefficiente. Ad oggi un cittadino servito da Aimag, paga in media 145€/annui per la raccolta rifiuti, quasi il 25% in meno dei 187€/annui spesi dalle comunità dell’area di competenza Hera. In poche parole, ad oggi, spendiamo meno per avere di più. Per quale motivo dovremmo rinunciare a questo doppio beneficio?
Infine – conclude l’Assessore – è evidente che non esiste ragione sociale, economica, industriale per far cessare l’attuale gestione pubblica di Aimag che garantisce servizi efficienti, preziosi dividendi da reinvestire sul territorio per centinaia di migliaia di euro ogni anno a vantaggio della collettività, e confluire in una società i cui disservizi sono sotto gli occhi di tutti. Fra pochi giorni, in occasione dell’assemblea di approvazione del bilancio, i sindaci dovranno esprimere con una alzata di mano se dare continuità a un modello industriale pubblico efficiente ed efficace, che da decenni gestisce Aimag o fare un salto nel buio affidando – a costo zero – la nostra preziosa risorsa ad HERA. HERA che vuole accaparrarsi questo bene senza aver predisposto un benché minimo piano di sviluppo industriale e tantomeno di investimento. Mirandola, ha le idee chiarissime. Aimag deve rimanere di proprietà, gestita ed al servizio dei cittadini”.