PIOGGE DA RECORD E TEMPO VARIABILE - Indicatore Mirandolese
Questo inizio del2013 harappresentato per i modenesi uno dei più piovosi nella storia recente degli ultimi 185 anni di statistiche accuratamente raccolte dall’Osservatorio Geofisico del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. Complessivamente in 135 giorni sono caduti412.5 mmdi pioggia. Non accadeva un fatto simile dal 1960! Praticamente nella norma le temperature.
Previsione. Sabato 18 maggio le ampie schiarite mattutine con cielo anche limpido, seppur variegato da nubi, non dovranno illudere. Il calore del sole primaverile, infatti, favorirà la formazione di nubi cumuliformi e torreggianti e in serata è attesa una nuova perturbazione.
«Dunque, una giornata – precisa Luca Lombroso dell’Osservatorio Geofisico del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia – che possiamo definire “variabile-perturbata”, in quanto appunto non mancheranno ampi tratti soleggiati, seppure accompagnati da piovaschi o anche acquazzoni temporaleschi in agguato. In termini probabilistici – avverte Luca Lombroso – il rischio pioggia è del 60-80%, ma lasciamo un margine di speranza che ritardi e arrivi verso l’alba di domenica. Anche se sarà senz’altro raccomandabile avere a portata di mano una giacchetta con cappuccio o ombrellino e un cosiddetto <piano B> per le manifestazioni all’aperto».
Quanto alle temperature, non farà freddo, ma nemmeno caldo. In serata la temperatura sarà attorno ai 16-18°C, valori tipici e normali della mezza stagione.
Per la giornata di domenica 19 maggio si attenderà il transito di piogge e temporali più organizzati e anche diffusi, che comunque passeranno nella mattinata, lasciando spazio ad un miglioramento nel pomeriggio con ampie schiarite e temperature che si andranno a collocare intorno ai 22-24°C, consoni alla stagione. Avremo, però, la probabile presenza di nuvoloni torreggianti lungo l’Appennino. Anche la prossima settimana le mappe non lasciano intravedere una stabilizzazione duratura del tempo.
Se da un lato le schiarite saranno più durature e le temperature aumenteranno, la permanenza di aria fredda ad alta quota manterrà il rischio di temporali improvvisi: saranno episodi più localizzati, ma – in qualche caso – piuttosto intensi come portata.
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