PAYBACK, BIOMEDICALE. FACCI (LEGA): “LA REGIONE SOSTENGA LE AZIENDE DEL SETTORE BIOMEDICALE COLPITE DALLE CONSEGUENZE DEL PAYBACK PER GLI SFORAMENTI DI SPESA DEI DISPOSITIVI MEDICI” - Indicatore Mirandolese
Un tavolo di confronto tra Regione, Governo e aziende del settore biomedicale, anche a livello locale nell’ambito del patto per il clima e il lavoro, per sostenere le aziende colpite dal payback previsto dalla legge. Lo ha annunciato l’assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini, rispondendo a una interrogazione illustrata dal consigliere regionale della Lega, Michele Facci, che ha contestato il ruolo dei membri della Commissione regionale dei dispositivi medici (CRDM), e quelli delle Commissioni aziendali dispositivi medici (CADM) mentre il bilancio della sanità emiliano-romagnola accumulava di anno in anno passivi per oltre 365 milioni di euro a causa al sistematico sforamento dei tetti di spesa fissati per l’acquisto dei dispositivi medici sanitari”. Facci ha ricordato che “il compito assegnato alla Commissione regionale dei dispositivi medici è quello di assicurare il necessario collegamento tra il livello nazionale e quello locale e, coordinare la rete regionale delle Commissioni aziendali dispositivi medici”, le quali sono presenti all’interno di tutte le Aziende Sanitarie della Regione, “col compito di declinare a livello locale le funzioni svolte dalla e di adottare i Repertori locali dei dispositivi medici, da utilizzare all’interno delle strutture delle Aziende sanitarie”. Facci ha ricordato che la richiesta alle aziende del settore biomedicale di restituire, per il periodo 2015-2018, una quota variabile tra il 40 e il 50% delle spese oltre il tetto massimo ammesso, sta mettendo a rischio un settore strategico e molto rilevante per il territorio emiliano romagnolo.