“NUOVI SERVIZI PER NUOVI BISOGNI” A SAN FELICE: COS’È E COSA FA IL PUNTO DI INFERMIERISTICA DI COMUNITÀ - Indicatore Mirandolese
Appuntamento a giovedì 4 maggio, alle ore 20.45, in Sala Consiliare
Incontro pubblico organizzato da Ausl e Comune di San Felice per presentare il servizio dedicato alla presa in carico e all’assistenza dei cittadini fragili e con cronicità
Non si fermano gli appuntamenti di “Nuovi servizi per nuovi bisogni”, format ideato dall’Azienda USL di Modena in collaborazione con i Comuni per presentare direttamente ai cittadini l’attività dei Punti di Infermieristica di Comunità. Il prossimo è in programma a San Felice giovedì 4 maggio, alle ore 20.45, presso la Sala Consiliare del Comune in Piazza Italia 100, dove interverranno il Sindaco di San Felice Michele Goldoni; l’Assessore alla Sanità Elisabetta Malagoli; la Direttrice del Distretto di Mirandola Annamaria Ferraresi; Giuseppe Licitra della Direzione sanitaria dell’Ospedale Santa Maria Bianca di Mirandola; Barbara Maccaferri, Infermiera di Comunità di San Felice; Claudia Polastri, Medico di Medicina Generale; Calogero Alfonso, Direttore della Struttura Complessa di Ortopedia e Traumatologia dell’Ospedale Santa Maria Bianca di Mirandola; e Fabio Gilioli, Direttore della Struttura Complessa di Medicina Interna del Santa Maria Bianca.
Come già accaduto a Camposanto, Massa Finalese e San Possidonio, anche a San Felice l’appuntamento sarà occasione per illustrare ai cittadini le novità nell’ambito dell’assistenza territoriale, con l’Infermiere di Comunità ma anche l’integrazione e le sinergie con l’offerta ospedaliera.
Il Punto di Infermieristica di Comunità di San Felice è attivo da inizio anno e si trova in via degli Scienziati: in questi mesi di attività Barbara Maccaferri, infermiera di comunità di San Felice, è diventata un punto di riferimento importante per la cura e l’assistenza della parte più vulnerabile della comunità, in termini di educazione terapeutica, promozione della salute, gestione delle cronicità e delle fragilità, di carattere sanitario ma anche sociale, in collaborazione con altri professionisti, come medici di medicina generale e specialisti, e il volontariato.