Il Comune di Mirandola non fa differenze per la sicurezza delle manifestazioni pubbliche.

Sono l’organizzatore della manifestazione e il progettista che, a seconda del tipo di manifestazione, nel piano di emergenza (obbligatorio dopo la Gabrielli) possono prevedere soluzioni diverse per la tutela del pubblico che partecipa: panettoni stradali, new jersey, veicoli collocati in modo da impedire l’accesso all’area. Il Comune e il Commissariato valutano poi se il piano della sicurezza presentato e la sua attuazione sono adeguati rispetto alla manifestazione che si organizza. Per fare un paragone con qualcosa di molto più conosciuto, un tecnico può progettare una casa bassa e larga o alta e stretta: alla fine per il Comune l’importante è che rispetti la normativa e che una volta costruita non crolli. Ma veniamo al caso specifico.

Per organizzare per la prima volta a Mirandola la manifestazione “Iftar insieme”, il Circolo culturale islamico di Mirandola ha presentato domanda di concessione di suolo pubblico corredata del piano di emergenza della manifestazione stessa, necessario anche se si trattava soltanto di somministrare alimenti e bevande dopo il tramonto senza alcuna attività di spettacolo.

La documentazione è stata valutata anche dalla Questura per gli aspetti di sicurezza (cosiddetta security) e la cena si è svolta lo scorso 26 maggio dopo il rilascio della relativa autorizzazione.

Le fotografie pubblicate sul numero 12 di giugno 2018 dell’Indicatore Mirandolese, a corredo dell’intervento del consigliere Marian Lugli, si riferiscono alla fase di allestimento: si vede che c’è ancora il sole e che non ci sono persone che stanno mangiando in piazza o che stanno circolando in via Cavallotti.

Occorre precisare, inoltre, che quel fine settimana era previsto anche lo svolgimento di altre due manifestazioni oltre al funzionamento del luna park, per cui il Comune poteva fornire panettoni stradali solo per la chiusura di piazza Costituente; per questo il tecnico e l’organizzatore nel piano di emergenza hanno optato per la chiusura di via Cavallotti con un veicolo.

La polizia di Stato ha effettuato servizio di ordine pubblico per tutta la durata della manifestazione, e, quindi, ha valutato sul momento che la materiale collocazione dei “panettoni stradali” fosse idonea a tutelare la manifestazione e, nel contempo, a garantire la possibilità di entrare nell’area per motivi di ordine pubblico, provvedendo direttamente dove lo riteneva opportuno.

Per quanto attiene il calcetto saponato occorre innanzi tutto precisare che quando il campo di gioco è costituito da un gonfiabile viene inquadrato dalla normativa vigente tra le attività di spettacolo viaggiante cioè lo si considera come fosse una vera e propria giostra.

Per tale motivo per giocare occorre ottenere una licenza di spettacolo viaggiante, dopo aver verificato la sicurezza dell’attrazione mediante il rilascio di un apposito codice identificativo, la stipula di una idonea assicurazione e il collaudo dell’installazione effettuata da un tecnico abilitato.

Questi adempimenti previsti dal Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza e dai decreti ministeriali per la sicurezza delle attrazioni, a Mortizzuolo sono stati attuati per tutte le altre sette edizioni che si sono svolte gli scorsi anni, regolarmente autorizzate dal Comune.

Quest’anno si è aggiunta l’applicazione della Circolare Gabrielli per tutelare l’area in cui il calcetto si svolge che prevede, appunto, la presentazione di un piano di emergenza per l’area interessata che diventa a tutti gli effetti area di pubblico spettacolo.

In questo caso il progettista e l’organizzatore nel piano di emergenza hanno proposto al Comune e al Commissariato l’utilizzo di new jersey di cui la parrocchia disponeva già, che sono stati ritenuti idonei per lo svolgimento dell’ottavo torneo di calcetto che è stato quindi regolarmente autorizzato.