IL MEMORIA FESTIVAL SALUTA CON UN PIENO DI PUBBLICO E DA APPUNTAMENTO AL PROSSIMO ANNO - Indicatore Mirandolese
Scrivere delle Lettere al futuro significa confrontarsi sul passato e sul presente, che dei giorni a venire sono il presupposto. Un confronto ricco di idee, suggestioni e interpretazioni che gli ospiti presenti in questi giorni a Mirandola hanno saputo trasmettere al pubblico nella cornice del Memoria Festival, promosso e organizzato dal Consorzio del Festival della Memoria in collaborazione con Giulio Einaudi Editore. Da venerdì ad oggi, un programma articolato in diversi appuntamenti e con una sezione dedicata ai più piccoli, con giochi, laboratori, spettacoli teatrali e momenti di formazione rivolti ad adulti e ragazzi. Nei luoghi del Festival si è dato appuntamento un pubblico affezionato e numeroso, che ha saputo rendere speciali le giornate della manifestazione.
“Sono felicissima per l’eccellente risultato dell’edizione 2024 del Memoria Festival. Io, il direttore e il comitato scientifico di Einaudi abbiamo pensato e sostenuto un cartellone di incontri variegato e coinvolgente, lavorando per portare a Mirandola personalità mai intervenute finora nella città dei Pico”, ha dichiarato Maria Paola Bergomi, Presidente del Consorzio per il Festival della Memoria. “Abbiamo colorato di verde speranza Via Cavallotti grazie agli arbusti dello sponsor tecnico Vivai Morselli, per un inno al mondo naturale e al rispetto dell’ambiente; abbiamo dialogato con i pianeti, le stelle, il regno animale, l’io profondo dell’uomo. Ci siamo commossi ma anche divertiti e sentiti parte della poesia corale che sempre il Festival rappresenta per noi. Voglio ringraziare di cuore i volontari, le associazioni mirandolesi, ma soprattutto l’ufficio stampa del Comune di Mirandola, l’agenzia di comunicazione Ex Libris e i nostri media partner Radio Pico e i social media partner Bitzen Studio per aver curato la comunicazione di questo evento del cuore”.
L’Amministrazione comunale si dice orgogliosa per l’accresciuta affluenza e per la qualità delle conferenze contenute nell’edizione 2024 del Memoria Festival. Per Mirandola, e per la sua comunità, questa manifestazione rappresenta un appuntamento sentito, atteso e partecipato a dispetto anche di un meteo incerto, specialmente nella prima giornata. Un tema e un palinsesto di ospiti che ha rapito l’attenzione di un pubblico ampio catalizzando l’attenzione – a livello locale e nazionale – sulla nostra Città. Un ringraziamento doveroso, va alla Presidente Maria Paola Bergomi, al Direttore artistico Giampaolo Ziroldi, a tutti gli organizzatori, ai volontari e alle tante realtà che hanno contribuito economicamente alla realizzazione dell’edizione 2024 e che, ne sono certo, avranno saputo trarre spunti preziosi per iniziare a pianificare la prossima”.
In questo continuo rimando tra passato presente e futuro, in cui storie e ricordi sono stati il punto di partenza per interpretare l’oggi e immaginare come sarà il domani, tanti sono stati gli incontri da tutto esaurito: l’inaugurazione con l’attore Fabrizio Gifuni, in dialogo con il critico cinematografico Gian Piero Brunetta, le riflessioni sull’attualità di Basaglia dello psicanalista e saggista Massimo Recalcati, il racconto della storia di Leonardo da Vinci con l’accademico dei Lincei e studioso del Rinascimento Carlo Vecce e la testimonianza su leggere (e vivere) la musica del direttore d’orchestra e arrangiatore Giuseppe Vessicchio. E ancora: il racconto di Marco Polo viaggiatore veneziano attraverso le parole dello scrittore Giovanni Montanaro e del critico musicale Sandro Cappelletto, la riflessione sulla capacità delle macchine di pensare del professor Nello Cristianini, la tavola rotonda sulla sostenibilità con l’economista e antropologo Dipak Raj Pant, l’analisi sul tempo della fisica e climatologa Serena Giacomin, l’indagine del rapporto uomo-animale portata avanti dalla veterinaria Giulia Corsini, la rievocazione del passato di Homo sapiens condotta dall’antropologo e paleontologo Giorgio Manzi e dal biologo e medico Alberto Oliverio. Ma non è tutto: la serata di sabato ha visto sold out anche l’incontro del docente di interazione uomo-macchina e supporto decisionale Federico Cabitza e dello storico della filosofia Raphael Ebgi sulla mente di Pico e l’intelligenza artificiale, lo spettacolo teatrale Un sacchetto di biglie a cura di Bam! Bam! Teatro, il racconto della straordinaria vita di Marie Curie attraverso le parole della scrittrice Sara Rattaro, le strategie per affrontare le proprie paure offerte dallo scrittore Lorenzo Marone, l’amarcord sulle storie di musica, parole e televisione condotta dalla cantante Iva Zanicchi. Sold out anche per l’incontro con Enrico Corsini, Alberto Campagnoli, Rino Franciosi e Mauro Gabrielli, in collaborazione con il Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena. Stamattina tutto esaurito per il viaggio attraverso la profezia delle sirene condotto dagli antropologi Elisabetta Moro e Marino Niola, per la cerimonia di assegnazione del Premio Pico e per la testimonianza dello scrittore e divulgatore scientifico Massimo Polidoro sulle riflessioni condivise durante anni di collaborazione con Piero Angela.
Attento e numeroso il pubblico accorso per ascoltare lettere al futuro su argomenti diversi: dall’universo raccontato dall’astrofisica e comunicatrice scientifica Edwige Pezzulli ai sentimenti rimasti nell’ombra narrati dallo scrittore Marco Lodoli, dal mondo del calcio evocato dalla testimonianza dell’arbitro e dirigente arbitrale Nicola Rizzoli al peccato indagato dalla storica e giornalista Lucetta Scaraffia, dall’esercizio di immaginare il peggiore dei mondi possibili della direttrice del festival “Popsophia” Lucrezia Ercoli al viaggio verso il futuro della memoria compiuto dal biologo e medico Alberto Oliverio. Dai piaceri e rischi della lettura esplorati dalla critica letteraria e storica della letteratura Lina Bolzoni e dallo scrittore, giornalista e conduttore radiotelevisivo Edoardo Camurri, all’ideale passaggio generazionale tra i giornalisti Carlo e Nina Verdelli. E ancora: le storie di regine della musica portate a Mirandola dal giornalista, musicista e autore radiotelevisivo Ezio Guaitamacchi, le memorie ancestrali trasmesse dalla voce dei tamburi nell’incontro con il percussionista Mauro Faccioli, i consigli di crescita personale condivisi dal manager e life coach Vittorio Martinelli e la responsabile delle risorse umane Jessica Ori, le riflessioni sulla scuola del futuro della direttrice e del vicedirettore del Future Education Institute di Modena Donatella Solda e Damien Lanfrey, l’incontro dedicato al più illustre dei mirandolesi, Giovanni Pico, con gli studiosi Franco Bacchelli, Marco Bertozzi e Raphael Ebgi, il cinema raccontato dalla regista Emilia Mazzacurati e dal critico cinematografico Gian Piero Brunetta, l’esperienza dei notai Gianantonio Barioni, Daniele Boraldi, Angela Scudiero e Caterina Siano su come prendersi cura dei nostri cari dopo di noi e il viaggio nella tradizione gastronomica condotto da Emilio Braghin, Alberto Pecorari e Mario Zannoni del Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano. Il pomeriggio di sabato ha visto anche un’ampia partecipazione del pubblico al programma pensato per i più piccoli (e non solo) con la formazione per ragazzi e adulti della narratrice ed esperta di letteratura per bambini e ragazzi Sonia Basilico e con l’ode alla pace della scrittrice Guia Risari. Buona affluenza stamattina per il resoconto delle indagini archeologiche a Mirandola a cura degli archeologi e storici Carolina Ascari Raccagni, Francesco Benassi, Italo Bettinardi, Mauro Calzolari, Laura Donato, Francesca Guandalini, Vanessa Poli e Simona Scaruffi.
Seguiti in questi giorni, con partecipazione e interesse, anche l’incontro sul futuro delle biotecnologie della docente di biologia molecolare Irene Bozzoni, quello con l’imprenditore Roberto Esposito, il film-ricordo Valerio Zurlini, peintre des sentiments di Sandra Marti e Jean Gili, lo spettacolo teatrale Arcipelago a cura del Teatro Telaio e l’excursus sulla storia del cinema italiano del produttore e distributore Roberto Cicutto insieme al critico cinematografico Gian Piero Brunetta.
Grande attesa per gli appuntamenti ancora in programma nel pomeriggio e nella serata di oggi: i risultati condivisi da Mauro Calzolari, Federico Garuti, Antonino Libro e Massimiliano Righini, sulla terra di castelli, torri e fortezze, in collaborazione con il Gruppo Studi Bassa Modenese, i segreti insegnamenti e messaggi del cielo condivisi dall’antropologo Marino Niola e dallo scrittore e astrologo Marco Pesatori, gli strumenti per leggere il futuro offerti dal professor Giuseppe Girgenti, la vita sconosciuta della regista Elvira Notari svelata dal giornalista e scrittore Emanuele Coen, le riflessioni sulla necessità di cambiare l’italiano del docente di linguistica Edoardo Lombardi Vallauri. E ancora: il viaggio attraverso l’adolescenza in compagnia dello scrittore Giorgio Scianna e quello rivolto alla vita vissuta, alle vicissitudini e all’esperienza con il regista, drammaturgo e scrittore Emmanuel Exitu, in collaborazione con la Fondazione hospice San Martino area nord Modena. Viaggio è anche quello che ci fa compiere la memoria rievocando sapori e ricordi, come racconta il giornalista gastronomico Davide Paolini, e quello nella storia della medicina compiuto dalla giornalista scientifica, scrittrice, autrice e conduttrice radiotelevisiva Silvia Bencivelli. L’attesa è anche molta per ascoltare il racconto musicale sulla sorte dei personaggi femminili di Giacomo Puccini del critico Sandro Cappelletto, con il pianista Marco Scolastra e la soprano Cinzia Forte, per comprendere come l’indipendenza economica sia utile a superare divari di genere insieme a Costanza Torricelli e Andrea Landi, in collaborazione con l’associazione Donne in Centro, per capire come accogliere sé stessi e il proprio vissuto insieme alla saggista, autrice di trasmissioni radiofoniche e di radio-documentari Gabriella Caramore, per proiettarci in una galassia lontana lontana con l’astrofisico e divulgatore scientifico Luca Perri. Gli ultimi appuntamenti della nona edizione del Memoria Festival conducono il pubblico tra le meraviglie delle opere d’arte, accompagnati dall’architetto, docente di storia dell’arte e fondatrice del sito divulgativo Didatticarte Emanuela Pulvirenti, tra le dirompenti sonorità di uno dei più grandi compositori e pianisti della storia, Beethoven, nel dialogo fra il cantautore e musicista Morgan e il critico Sandro Cappelletto, sino a giungere alle stelle con il grecista Giulio Guidorizzi e a soffermarsi con Daniele Olschki sul monito Gioverà ricordare. Meminisse iuvabit. Grande attesa anche per il programma dei più piccoli con le proposte di formazione della studiosa di letteratura Roberta Favia e con l’incontro con l’illustratrice Marianna Balducci.
L’ottima riuscita del Festival si risconta anche sul web: 21.000 visualizzazioni delle pagine sul sito ufficiale memoriafestival.it, mentre la pagina Facebook ha registrato più di 120 mila visualizzazioni, raggiungendo oltre 56 mila utenti; grande seguito per il profilo Instagram, che ha avuto più di 50 mila visualizzazioni e oltre 3.400 interazioni con i post.
La decima edizione del Memoria Festival si terrà dal 6 all’8 giugno 2025. |