MEDOLLA, ECCO TEATRO E PALASPORT - Indicatore Mirandolese
A ormai sei anni dal sisma del 2012, abbiamo incontrato il sindaco di Medolla Filippo Molinari per tracciare con lui un bilancio della ricostruzione in paese.
«Sono stati anni assai faticosi – spiega Molinari – nei quali veramente abbiamo messo tutto noi stessi in questo percorso di rinascita. A quasi sei anni di distanza, posso dire che la situazione è in pieno cammino e credo il bicchiere sia mezzo pieno».
Quali sono a suo avviso le maggiori difficoltà che state incontrando?
«Indubbiamente il piano di recupero delle opere pubbliche è il segmento per noi più complesso, specie per quanto riguarda gli edifici vincolati (cioè la quasi totalità degli edifici pubblici a programma)».
In paese ci sono ancora persone che non sono rientrate nelle loro abitazioni?
«Ad agosto 2012 erano 512 i nuclei famigliari fuori casa, per un totale di 1.419 persone, tra cui 244 ultrasessantacinquenni e otto invalidi. A oggi i nuclei sono 59 per un totale di 165 persone. Già questo dato, da solo, la dice lunga sul cammino positivo di questi anni».
A che punto è la ricostruzione delle abitazioni civili?
«A ottimo punto direi. Abbiamo ricevuto 382 richieste di contributo, di queste 302 hanno già ricevuto l’ordinanza di assegnazione, 38 sono state rigettate perché non avevano i requisiti per essere accolte e 44 sono le cambiali da emettere. Si, mancano 42 ordinanze e siamo alla fine delle assegnazioni dei contributi. Abbiamo concesso già 111.543.076,21 euro di contributo ed erogato per stati di avanzamento 86.942.064,68 euro, con 200 cantieri già conclusi. Direi un risultato importantissimo per i nostri cittadini».
Nei prossimi mesi sono previste diverse inaugurazioni. Quali?
«Due opere pubbliche importantissime e assai attese. Sto parlando del palasport, che inaugureremo il prossimo 27 maggio a suggello del sesto anniversario del sisma e del Teatro Facchini, pronto a fine estate. Per il palasport, finanziato dalle donazioni pervenute da Campovolo e sms, per una spesa totale di 550.000 euro, si tratta di un intervento in sostanza che restituirà ai cittadini un edificio nuovo, con una rinnovata copertura, una struttura rinforzata sismicamente, moderni impianti tra cui quello di riscaldamento a pavimento, un parquet nuovo di zecca e un’ala nuova di spogliatoi anche al servizio dei campi esterni. Per il Teatro, un intervento rispettoso del vincolo culturale, che ha rinforzato sismicamente la struttura, specie in copertura e ne ha rinfrescato gli interni, pronti a ridiventare un punto di riferimento cinematografico e teatrale, ma non solo, direi un centro civico e vivo di cultura».
Il centro del paese è interessato da lavori di riqualificazione, in corso, che si sono protratti oltre i tempi previsti. A cosa sono da imputare questi ritardi e quando pensa che si possa ultimare l’intervento?
«Intanto mi lasci dire che, al di là delle chiacchiere, i lavori del Pru (Programma di riqualificazione urbana) del centro hanno quale conclusione, in accordo con la Regione che cofinanzia, il 31 dicembre 2018. I ritardi cui lei si riferisce si sono accumulati sul primo stralcio, ora finito, in piazza del Popolo, a causa di un contenzioso con la ditta che eseguiva i lavori, contenzioso al quale la mia Amministrazione, con senso di responsabilità, ha fatto fronte portando a casa non solo la ragione di merito, ma anche il risultato (la piazza è terminata). Ora è in cantiere il secondo stralcio che riguarda le parti mancanti di piazza Garibaldi e piazza del Popolo e a seguire si interverrà sull’asse viario e commerciale di via Roma. Ricordo che il primo stralcio è stato finanziato dalla Regione Emilia-Romagna e che i successivi due sono sostenuti da privati alla luce di un accordo urbanistico. Medolla a fine 2018 avrà finalmente un centro urbano e lo avrà a costo zero per i suoi cittadini: credo un risultato importantissimo di cui essere soddisfatti».
Sappiamo poi che il centro culturale dovrebbe trasferirsi nella sede dell’ex municipio/scuole elementari. Con che tempi?
«Si, l’idea era ed è quella di portare la cultura al centro, fisico e simbolico, del paese, con il Teatro, il centro culturale (biblioteca, fonovideoteca, ludoteca) e la sede delle associazioni ad animare il centro urbano riqualificato. Stiamo ultimando il progetto esecutivo e contiamo di bandire la gara di appalto entro l’anno, per aprire il cantiere nel 2019».
Non solo ricostruzione a Medolla, avete lavorato moltissimo anche nel settore urbanistico….
«Si, in questo settore mi lasci ricordare l’accordo raggiunto con la proprietà ex Covalpa che, oltre a bonificare definitivamente un comparto industriale dismesso, farà sì che i cittadini medollesi vedranno realizzato un nuovo parco urbano attrezzato, un bosco urbano, una ciclabile che collega il centro al comparto e il comparto alla ciclabile ex ferrovia (chiudendo in questo modo l’anello ciclabile intorno al paese), oltre alla cessione di un’area a servizi pubblici e a lotti urbanizzati per edilizia residenziale sociale. Questo accordo riflette perfettamente il nostro modo di agire: il bene pubblico prima di tutto. Da questa convinzione non ci allontaneremo mai».