Redazione | On 24 Gennaio 2013

Medibase, la cooperativa dei medici di famiglia dell’Area Nord, torna nella sua sede di Mirandola in via Bernardi 7 e da sabato 26 gennaio riprende il proprio servizio il sabato e i prefestivi, dalle 9,30 alle12 e dalle 16 alle 18,30, e la domenica e i festivi, dalle  9 alle 12 (telefono 0535/7030899). Grande commozione, nella mattina del 23 gennaio scorso, durante l’inaugurazione della sede della cooperativa, ristrutturata dopo il sisma del 29 maggio. Dopo la benedizione da parte di don Flavio Segalina, parroco di Cividale, il presidente di Medibase Nunzio Borelli, nel ringraziare i 59 medici di famiglia soci della cooperativa medica, che hanno dimostrato una solidarietà straordinaria, ha ricordato come in giugno e buon parte di luglio, Medibase abbia prestato la propria opera in una tenda della Protezione civile, nel parcheggio dell’ospedale di Mirandola, con un caldo feroce.

Un grazie sentito, oltre che alle collaboratrici, è andato anche a Alberto Azzolini, infermiere di Medibase,che tra l’altro, segue, per la parte di sua competenza, parecchie centinaia di pazienti diabetici. Dal 21 luglio, il Servizio di Continuità Assistenziale, dei prefestivi e festivi, si è svolto presso il container, messo a disposizione dell’Ausl di Modena, collocato nell’angolo fra viale Europa e viale Gramsci.

Il Sindaco di Mirandola Maino Benatti, presente alla cerimonia di inaugurazione,  ha ricordato come Medibase Area Nord,unitamente ai Servizi socio sanitari, sia un riferimento importante per tutta la popolazione della Bassa e si è augurato che si possa diffondere sul territorio nazionale un modello simile. Va ricordato infatti che Medibase è l’unica realtà nazionale, insieme alle altre quattro Cooperative mediche della provincia, a garantire l’ambulatorio dei codici bianchi aperto il sabato e domenica.

All’iniziativa ha partecipato anche Mariella Martini, direttore generale dell’Ausl di Modena, che ha ricordato come l’assistenza fornita da Medibase agli 87 mila residenti nell’Area Nord, durante i fine settimana,  fa parte del modello di continuità medica che si intende sviluppare sempre più nei prossimi anni.