MANUTENZIONE DEI FOSSI IRRIGUI E DI SCOLO DELLE ACQUE - Indicatore Mirandolese
Il Consorzio della Bonifica Burana, informa che: per ragioni di sicurezza idraulica, igienico-sanitarie e di circolazione stradale occorre mantenere puliti gli alvei di tutti i corsi d’acqua superficiali o tombinati di scolo, di drenaggio e/o di irrigazione al fine di evitare allagamenti delle aree circostanti, ristagni e qualsiasi altro ostacolo al libero deflusso delle acque (salvi e riservati i diritti di terzi).
La mancata manutenzione di fossi, cavi e condotti che consentono il drenaggio delle acque dai terreni limitrofi, può causare, in coincidenza di periodi di intensa piovosità, allagamenti di immobili, con conseguenti danni, problemi di stagnazione di acque e proliferazione di insetti nocivi per la salute pubblica. Inoltre, il mancato espurgo dei fossati laterali alle strade da parte dei frontisti può causare l’allagamento della sede stradale durante i periodi di intensa piovosità, con grave pericolo per la circolazione stradale.
Pertanto, ai sensi di quanto disposto dal R.D. 368/1904, i proprietari, gli affittuari e tutti coloro che hanno un diritto reale di godimento sui terreni frontisti di canali, fossi e corsi d’acqua di scolo e/o di irrigazione a provvedere all’esecuzione dei lavori atti a mantenere i medesimi corsi d’acqua in condizioni di perfetta funzionalità ed efficienza idraulica. In particolare si elencano i seguenti lavori:
– spurgo delle condotte di cemento sotto i ponticelli e dei fossi tombinati in corrispondenza di tutti gli accessi carrai privati evitando ristagni, maleodoranze ed allagamenti delle aree circostanti;
– mantenere in buono stato di conservazione le sponde dei fossi laterali alle strade in modo da impedire fenomeni di franamento del terreno;
– espurgo e pulizia dei canali derivatori, dei fossi e delle cunette fino a raggiungere la quota della platea dei manufatti esistenti per ripristinare le corrette quote di deflusso delle acque;
– diserbo meccanico delle sponde dei fossi, cavi e canali di scolo e/o di irrigazione privati interpoderali, adiacenti le strade comunali e le aree pubbliche, al fine di garantire il libero e completo deflusso delle acque ed impedire che la crescita della vegetazione ostacoli la visibilità e percorribilità delle strade.
– potatura e taglio dei rami, delle piante e delle siepi che possono ostacolare il deflusso idraulico dei corsi d’acqua di natura privata;
– lasciare libera, lungo i fossi, i cavi e i canali preposti all’approvvigionamento di acque pubbliche, su entrambi i lati, una fascia sufficiente per l’esercizio della servitù di espurgo o per l’esecuzione di eventuali lavori di manutenzione;
– riparazione di manufatti idraulici di derivazione irrigua e di scolo delle acque;
– rimozione e trasporto a rifiuto dei materiali di risulta e/o di espurgo tenendo presente che è vietata l’eliminazione della vegetazione mediante incendio e l’uso di diserbanti chimici.
Le operazioni di manutenzione sopraindicate devono comunque essere effettuate almeno due volte all’anno, rispettando le seguenti scadenze: PER IL PERIODO PRIMAVERILE ENTRO IL 31 MAGGIO ( ESCLUSE LE AREE R ETE N ATURA 2000 – S.I.C. E Z.P.S. CHE RISPONDONO A SPECIFICHE NORMATIVE ) E PER IL PERIODO AUTUNNALE ENTRO IL 30 SETTEMBRE.