Il Centro internazionale di Cultura “Giovanni Pico” di Mirandola ha presentato a Roma, lo scorso 11 aprile, presso la Sala Isma di piazza Capranica, l’Edizione critica delle Lettere di Giovanni Pico, a cura di Francesco Borghesi.

«La raccolta delle epistole – spiega Renata Bertoli, presidente del Centro “Pico” – venne predisposta dal nipote Giovan Francesco e pubblicata a Bologna, nel 1496, a opera dello stampatore Benedetto Faelli. Dopo oltre 500 anni il Centro Pico ha portato a compimento il progetto ispirato da Eugenio Garin, durante la preparazione del Convegno del 1994, in occasione del Cinquecentenario della morte del nostro famoso concittadino. Le Lettere sono state pubblicate nella Collana “Studi Pichiani”, edita da Olschki, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola.

Il volume è arricchito da una accurata localizzazione dei manoscritti e delle edizioni a stampa del Quattro-Cinquecento delle epistole di Pico; contiene inoltre la ricerca di Agata Pincelli sul manoscritto vaticano, Capponi 235, il manoscritto più importante relativo alle epistole dei più famosi umanisti. Le Lettere di Pico sono documento primario per la ricostruzione del panorama del nostro Umanesimo e ci consentono di indagare più approfonditamente la biografia di una personalità tanto discussa per la storia della filosofia e della teologia del Rinascimento».