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LE LAVORATRICI MOZARC-BELLCO ALL'INCONTRO CISL DI SASSUOLO SULLA RIVOLUZIONE DIGITALE - Indicatore Mirandolese

LE LAVORATRICI MOZARC-BELLCO ALL’INCONTRO CISL DI SASSUOLO SULLA RIVOLUZIONE DIGITALE

Un convegno sulla rivoluzione digitale organizzato da Cisl Emilia Centrale in cui oltre a cercare di guardare ed analizzare gli aspetti del futuro che si profila, ad essere protagoniste sono state anche le lavoratrici della azienda mirandolese Mozarc-Bellco che hanno portato la loro testimonianza, nonché storia personale ottenendo l’applauso e la vicinanza dei numerosi presenti.   

MENO FIGLI, MENO LAVORATORI. IL 2050 SPAVENTA ANCHE MODENA. IA, DIGITALE, E AUTOMAZIONE POSSONO ESSERE ALLEATI “Guardiamo bene il futuro che abbiamo già di fronte: ad inizio secolo 100 persone in età occupabile mantenevano 48 tra bambini e pensionati. Oggi sono 57, nel 2050 ne dovranno mantenere 80. E’ questo l’effetto del crollo demografico che anche a Modena si tradurrà, sempre più, in un welfare fuori controllo e in mancanza di lavoratori. In questa direzione intelligenza artificiale, digitale e automazione potrebbero essere una risposta e non un nemico”. Così Rosamaria Papaleo, Segretaria generale di Cisl Emilia Centrale, sintetizza il confronto organizzato sulla rivoluzione digitale in corso chiamando a discutere, con le domande del giornalista Riccardo Querciagrossa, competenze dal mondo dell’impresa (la Ceo di Ghepi, Mariacristina Gherpelli), della pubblica amministrazione (il Sindaco di Modena, Massimo Mezzetti), del sindacato (il segretario nazionale Cisl, Giorgio Graziani) e dell’alta formazione universitaria (Giulio Angiani, docente di meccatronica in Unimore). Sold out la sala congressi dell’Ospedale di Sassuolo, luogo scelto non a caso: la sanità sarà uno dei grandi campi di applicazione della rivoluzione digitale e qui dubbi non ve ne sono, le macchine e gli algoritmi saranno strumenti al servizio del talento medico, non viceversa. E’ stata l’analisi del Direttore Generale dell’Ospedale, Stefano Reggiani. Per lui unanimità di consensi.

UNA RIVOLUZIONE PIU’ GRANDE DI INTERNET Dopo i saluti del Sindaco Matteo Mesini, applauditissima la relazione del prof. Angiani, sospesa tra storia, tecnica ed etica. “Il cambiamento è enorme, più grande dell’avvento di internet. Il 59% delle aziende italiane usa già l’IA, il 15% per l’analisi e la gestione dei rischi.  Il 42% della Gen Z si sente a proprio agio nell’avere interazioni attive con i chatbot dell’IA invece di aspettare che un umano risolva il problema. Siamo passati da algoritmi che imparavano cose ad algoritmi che produrranno contenuti nuovi – ha detto il docente –. E’ un salto che metterà in crisi soprattutto le professioni più ripetitive, le mansioni di base e più semplici. Questo non deve spaventare: il cambiamento enorme si può governare per migliorare la qualità del lavoro e la produttività, dando più spazio alla vita delle persone”.

MODENA, 22% IN MENO DI LAVORATORI IN 20 ANNI Ed è qui che si innesta il pensiero duplice del riformismo Cisl. Punto primo: “La tecnologia in qualche modo potrà colmare i buchi generati da mancanza di lavoratori, perché a Modena in una ventina d’anni avrà il 22% in meno di lavoratori e in Italia saranno un milione in meno”, spiega Papaleo. Punto secondo sull’agenda Cisl: la Comunità prima di tutto. Un sindacato è riformista e moderno se sa governare il cambiamento mettendolo al servizio delle persone. Non solo dei monopoli delle big company digitali. Si sta facendo in Emilia-Romagna con forza e dal 2015, va fatto in Italia. Un bell’esempio di hi-tech che produce qualità del lavoro e quindi benessere lo ha portato la Ceo di Ghepi, impresa modello di Cavriago che ha puntato tanto su algoritmi e automazione, dimostrando a tutto il mondo delle Piccole e medie imprese che possono starci (alla grande) in questo cambiamento. E da qui la necessità che “tutto il comparto sia guidato e sostenuto negli investimenti”, chiede Cisl.

L’AFFONDO DI MEZZETTI C’era attesa per l’intervento di Mezzetti, neosindaco di Modena, realtà che sul progetto smart city ha investito da tempo. E Mezzetti è stato netto: “Voglio fare il Sindaco parlando per cinque anni un linguaggio di verità. Non sono così ottimista sul fatto che la persona viva pienamente la fruizione digitale della città e che tutte le generazioni riescano a vivere la crescita digitale della Pubblica Amministrazione. C’è ancora molta strada da fare per l’educazione digitale dei cittadini”, ha detto il Sindaco, spiegando che “il compito della PA è semplificare con la tecnologia la vita delle persone, facendo in modo che sia la burocrazia ad adeguarsi alle loro esigenze e non il contrario”. Per Mezzetti, inoltre, il digitale è anche una sfida al sindacato: “La tecnologia permette di chiedere di lavorare misurando il progetto e non più la presenza. Ciò atomizza il lavoro e pone una sfida al mondo sindacale: come rappresentare queste nuove generazioni di lavoratori e lavoratrici?”.

STAND UP PER LE LAVORATRICI MOZARC BELLCO Se il concetto di intelligenza artificiale può apparire etereo e sfuggente, è stato solidissimo e fragoroso l’applauso del centro congressi per Paola e Cristiana, due lavoratrici Mozarc Bellco, arrivate a Sassuolo da Mirandola per portare la storia del personale in lotta per salvare il futuro. “Non bastano Chat Gpt e altri sistemi di intelligenza artificiale per descrivere il potere del talento e del saper fare dell’uomo – ha detto Papaleo –. A Mirandola, nel 1973, con Bellco è nato il distretto biomedicale più forte d’Europa. Siamo stati intelligenza collettiva allora, lo siamo oggi proteggendo, insieme, queste lavoratrici”.