LA "CASETTA" DI GAVELLO - Indicatore Mirandolese
Vigilia di Natale, 17 del pomeriggio. Mentre la gente andava a caccia di regali, a Gavello una decina di operai lavorava alacremente per finire in tempo una nuova struttura, simile ad una casetta, senza la quale sarebbe stato impossibile celebrare la Santa Messa di Natale, vista la completa inagibilità causa terremoto della Chiesa e del Centro Civico, principali luoghi di aggregazione della frazione.
Costruita nella zona del campo sportivo in meno di un mese grazie alla collaborazione tra gli operai della ditta Steda Spa ed alcuni gavellesi, la nuova casetta è stata ultimata a due ore dall’inizio della Santa Messa di Natale, mentre nel piazzale antistante si allestiva il tradizionale Presepe Vivente. Così anche Gavello ha una nuova sede provvisoria che funge sia da Chiesa sia da Centro Civico, un luogo di aggregazione fondamentale per la rinascita della frazione dove festeggiare le più importanti festività paesane e celebrare le liturgie più sentite, in attesa che venga ricostruito un nuovo centro sociale, il cui progetto è stato recentemente presentato alla frazione.
Da Natale la struttura ha già ospitato le celebrazioni per il Santo Patrono, la visita del Vescovo, Sindaco e assessori per la presentazione del bilancio comunale e diverse feste paesane con pranzi e cene, oltre a quella di ringraziamento con gli operai che l’hanno costruita.
È stata proprio un’unità di intenti tra l’Amministrazione comunale e la ditta vicentina, che a Mirandola ha costruito la scuola elementare di via Giolitti, a far si che Gavello riparta da questa casetta, situata nello stesso luogo che per tutta la scorsa estate ha ospitato la tendopoli autogestita dai paesani, esempio forte di una comunità unita che dal maggio scorso, giorno dopo giorno, sta ricucendo le ferite provocate dal terremoto.
Emanuela Fabbri-Giulio Oliani
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