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LA CARENZA DI PERSONALE ALL’OSPEDALE DI MIRANDOLA CONTINUA: NUOVO APPALTO A COOPERATIVE PRIVATE ESTERNE - Indicatore Mirandolese

LA CARENZA DI PERSONALE ALL’OSPEDALE DI MIRANDOLA CONTINUA: NUOVO APPALTO A COOPERATIVE PRIVATE ESTERNE

Continua, seppur in dimensioni minori ma sempre rilevanti, la carenza di personale medico in servizio all’ostetricia e all’emergenza urgenza degli ospedali di Mirandola e Carpi, e continua il ricorso ai servizi di cooperative private esterne, da parte dell’Ausl di Modena, per supplire alla mancanza di personale interno. Ciò nonostante, le criticità emerse dalle analisi degli stessi responsabili sanitari ed ospedalieri che a più riprese hanno evidenziato come il ricorso a cooperative private, oltre a costare molto di più alle casse pubbliche rispetto all’utilizzo di personale interno, presenti forti limiti in termini di organizzazione e di efficienza dei gruppi di lavoro. Gli affidamenti esterni, lo ricordiamo, erano tra le criticità con cui nell’ottobre 2022 la commissione sanitaria regionale motivò l’indicazione di non prorogare oltre al 31 dicembre 2022, l’apertura del punto nascita di Mirandola. Chiuso nel dicembre dello stesso anno.

Il ricorso alle cooperative esterne per la copertura dei turni al Pronto Soccorso e in ostetricia negli ospedali di Mirandola e Carpi, al costo di circa 1300 euro a turno, ampiamente utilizzato negli ultimi due anni, sembrava doversi esaurire. Anche l’assessore regionale alla sanità aveva sottolineato la necessità di limitare fino ad esaurire il ricorso a questo tipo di affidamenti. Non è andata e non andrà così. I contratti stipulati con le due cooperative per la fornitura nei suddetti ospedali di unità operative per l’emergenza urgenza e per i reparti di ginecologia e ostetricia, già rinnovati fino al 31 gennaio 2024, sono stati prorogati al 29 maggio 2024, utilizzando quel 50% concesso dalla legge e sancito nei contratti. Ma non solo. In vista della scadenza di quei contratti, anziché bloccare il ricorso alle cooperative esterne, l’Ausl di Modena ha deciso di rimettere a bando i servizi per altri 12 mesi per un importo complessivo di 807.000 euro (iva esclusa) per il dipartimento dell’emergenza urgenza dell’area nord, e quindi per gli ospedali di Carpi e Mirandola, e per 188.000 euro per l’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia. Ma la spesa non si ferma qui, perché per dare continuità al servizio stesso, in attesa dell’espletamento delle procedure nuovo bando per l’affidamento ai privati dei servizi, dalla scadenza del 29 maggio, l’Ausl ha stanziato 554.000 euro iva esclusa per l’emergenza urgenza e 334.000 per la ginecologia e l’ostetricia dell’ospedale di Carpi per la copertura del servizio fino all’ottobre 2024.