"LA BASSA (TERRA DI NESSUNO) E' MERCE DI SCAMBIO PER IL PD CARPIGIANO (OSPEDALE)" - Indicatore Mirandolese
Il giorno 27 dicembre abbiamo discusso profondamente/clima acceso in Consiglio comunale l’ordine del giorno di Dotti-Maino-Bellelli (Pd).
Ospedale d’area-Carpi e ospedale di prossimità-Mirandola. Un ospedale d’area come è stato classificato il Ramazzini deve rivolgersi ad una massa di almeno 150.000 cittadini, ma Carpi con le Terre D’Argine arriva a 104.000, allora come fa ad essere classificato di area? Semplice, nel 2011 hanno stabilito a Modena che Carpi doveva diventare il riferimento anche per l’Ucman con i suoi 87.500 abitanti, declassando l’ospedale di Mirandola e ripetendo all’infinito che presto si sarebbe costruito l’ospedale unico baricentrico Ucman-Tda, così per la gente dell’Ucman si è indorata la pillola…. anche se era così distante il Ramazzini comunque vista la sua fatiscenza, a breve si sarebbe dovuto costruirne uno nuovo comodo a tutti.
Ora quest’estate è esplosa la questione fatiscenza del Ramazzini e i carpigiani si sono mostrati nella loro vera veste, non ci pensano nemmeno all’ospedale unico baricentrico Ucman-Tda, vogliono, pretendono un nuovo Ramazzini ma senza neanche ipotizzare di spostarsi verso Cavezzo; la viabilità per loro è troppo disagiata, tutt’al più possono spostarsi un pochino fuori le mura, ma verso Campogalliano, a S.Croce. Per tutti gli altri cittadini dell’Area Nord, la stessa viabilità disagiata per loro, deve andare invece benissimo, anche se da San Martino Spino distano 50 km, come da Finale e Camposanto circa.
Perché ora Bellelli il Sindaco di Carpi e Benatti il Sindaco di Mirandola hanno bisogno di un mandato dei rispettivi Consigli comunali e dell’Ucman che permetta loro di andare a Bologna a trattare per la costruzione del nuovo ospedale Ramazzini di Carpi? Semplice, finché resta in piedi il vecchio Ramazzini, può anche rimanere dove si trova in centro a Carpi, ma nel momento che si decide di costruirne uno nuovo di area, esso deve essere accessibile in modo equo ai 104.000 cittadini delle Tda e agli 87.500 dell’Ucman.
Ma se i carpigiani lo vogliono a Carpi, come si fa? Si chiede una deroga in regione alla legge Lorenzin del 2015 e si costruisce un ospedale di area di Carpi, ma tutto questo ha bisogno dell’appoggio del Sindaco di Mirandola, che è anche assessore alla sanità per l’Ucman, il quale promette vagamente senza nessuna specifica che in tal modo sarà potenziato anche il Santa Maria Bianca di Mirandola. Senza specificare quanti primari avremo, quante specialità, quanti posti letto. In pratica il nostro Sindaco si vuole ora fregiare di salvare l’ospedale di Mirandola, ma ci garantisce solamente di salvare una struttura poliambulatoriale, non un ospedale.
Dobbiamo dire a gran voce che ciò è inaccettabile perché l’area vasta a nord della provincia di Modena è il territorio Ucman, completamente disagiato (tangenziale Mirandola Modena non vi è, Cispadana promessa da più 60 anni non è mai incominciata) verso Carpi e verso Modena, Mirandola è geograficamente e storicamente il cuore di questa area vasta e per questo si erano chiusi gli ospedali di Concordia, San Felice e Finale, negli anni novanta, per costruire un nuovo ospedale unico della Bassa, realizzato nei primi 4 dei 7 piani previsti. La Regione e la Provincia se pensano di dare una deroga per il Ramazzini con 104.000 cittadini serviti, abitanti a circa 20 km dal Policlinico, allora a maggior ragione dovranno prepararsi a concedere una deroga per il S. Maria Bianca di Mirandola che serve 87.500 abitanti, ma infinitamente più disagiati per la grande lontananza dal Policlinico e da Baggiovara.
Dovranno ritornare al Pal precedente dove Mirandola e Carpi assieme a Sassuolo e Pavullo erano di pari livello. Io e il mio gruppo consigliere di Forza Italia Mirandola, diciamo che sarebbe bene che i nostri Sindaci Ucman si preoccupassero di partecipare alle sedute del Ctss dove si decidono i sacrifici in campo sanitario per tutti noi cittadini, non possono dare un mandato di trattare a nome di tutti al solo Sindaco di Mirandola che tra pochissimi mesi non siederà più in Consiglio, non essendo più rieleggibile, mentre Bellelli si potrà fregiare dell’assenso di questo territorio e costruirà l’ospedale nuovo di Carpi, obbligando noi ai sacrifici di trasferimento. Forza Italia non farà un ordine del giorno condiviso con il Pd visto che ci hanno boicottato il referendum allora e ad oggi il nostro ex ospedale è diventato un bellissimo gigante poliambulatorio.
Io ho proposto nel Consiglio del 23 dicembre di fare una variazione di bilancio ad hoc per pagare mensilmente i cittadini di Mirandola e delle frazioni per i disservizi che hanno causato in questi 70 anni di monocolore Pd per vivere in questa terra di nessuno senza opere, infrastrutture (tangenziale Mirandola Modena e cispadana), senza intrattenimenti giovanili, senza giudice di pace, senza agenzia delle entrate e senza ospedale di zona.
A tachem mal al 2019
Per info marianlugli.e@gmail.com
Marian Lugli, capogruppo Forza Italia