L’escalation di furti e rapine ai danni delle famiglie e delle imprese mirandolesi sono la dimostrazione che il problema della sicurezza ha oltrepassato il limite di tolleranza. La questione è ampia e non può essere risolta solo a livello comunale; è necessario coinvolgere le istituzioni e smetterla di tagliare fondi al comparto sicurezza. La crisi e la mancanza di lavoro non possono far altro che aumentare la propensione di certi forestieri a compiere atti criminali; aggiungendo il sovraffollamento delle carceri e l’impunità offerta da certi magistrati che rilasciano i malviventi dopo poche ore, si capisce quanto sia poco rischioso per i criminali delinquere.

Anziché parlare di nuovi decreti flussi, bisognerebbe mandare a casa gli stranieri irregolari e/o senza lavoro da oltre 6 mesi, perché per campare o vengono mantenuti (e ahimè succede) oppure delinquono (il 40% all’interno delle carceri ne è la dimostrazione).

Visto che questi ultimi saturano i penitenziari e ci costano 1 miliardo di euro all’anno, dovrebbero espiare le pene detentive nei paesi di origine (firma la petizione sulla pagina www.lorenzofontana.org) ed evitarci qualsiasi forma d’indulto, amnistia o sconto di pena. A Mirandola bisognerebbe individuare tempestivamente una nuova sede funzionale all’attività della Polizia di Stato, della Polizia Stradale e della Guardia di Finanza, intensificare i controlli notturni (anche tramite dei volontari per la sicurezza) e quelli sugli alloctoni che sono mattina e sera in giro a grattarsi la pancia, perché è evidente che non fanno i lavori che gli italiani non vogliono fare.

Come cittadini invece dovremmo segnalare maggiormente le automobili o i furgoni posteggiati davanti ad aziende o abitazioni in orari e/o condizioni sospette. Non è sicurezza rinchiudere i cittadini dietro porte blindate, inferiate ed allarmi e lasciare i delinquenti fuori!

 

Guglielmo Golinelli

Capogruppo Lega Nord