Nel Consiglio comunale di Mirandola del 27 febbraio scorso, è stato approvato il nuovo patto di sindacato tra i 27 Comuni soci di Aimag (14 in provincia di Modena, sette in provincia di Mantova), con una durata fino al 30 aprile 2023.

Il patto è volto a: consolidare la proprietà e il ruolo dei Comuni; assicurare unità di gestione alla società, ai fini della tutela del suo valore patrimoniale; indirizzare le politiche industriali di Aimag nell’interesse dello sviluppo economico-sociale e di tutela ambientale del territorio di riferimento; mantenere in mano pubblica una percentuale delle azioni ordinarie dagli stessi possedute, non inferiore al 60 per cento, anche in caso di futuri aumenti di capitale della società. In proposito va ricordato che il capitale sociale di Aimag Spa è detenuto dai Comuni per il 65 per cento, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola per il 2,50 per cento, da quella di Carpi per il 7,50 per cento e da Hera Spa per il 25 per cento.

Garantendo quindi la partecipazione pubblica ad almeno il 60 per cento, il restante 5 per cento potrebbe essere eventualmente riacquistato da Aimag, con incasso da parte dei Comuni, e messo a disposizione, ad esempio per un collocamento destinato ai dipendenti (una forma di cosiddetto azionariato diffuso). Condividendo pienamente i principi e gli obiettivi votati e garantiti dal patto di sindacato, si ricorda che nel recente piano industriale di Aimag, ridenominato “Piano per lo sviluppo del territorio” 2019-2022, sono integrati i temi della sostenibilità di cui all’Agenda 2030 con i suoi obiettivi di sviluppo sostenibile.

Come Sinistra Civica non possiamo che apprezzare tale scelta, che permette ad Aimag di valorizzare il proprio ruolo nel campo dei servizi idrici, ambientali, energetici, contribuendo a innovare e sviluppare il sistema produttivo locale.

 

Caterina Dellacasa, Capogruppo Sinistra Civica