IL COMITATO SALVIAMO L’OSPEDALE: ‘DAL 1994 LE PROMESSE DI POTENZIAMENTO TOTALMENTE DISATTESE, E I DATI DI OGGI LO CONFERMANO’ - Indicatore Mirandolese
“Dopo aver letto queste risposte, possiamo stare tranquilli? Assolutamente no” – afferma il referente del Comitato Salviamo l’ospedale della Bassa Ubaldo Chiarotti. La ragione è data dal fatto che oggi, così come succede dal 1994, la sanità regionale e provinciale continua a non mantenere gli impegni presi verso il nostro territorio e anzi ha saputo approfittare del terremoto 2012 per tagliare ulteriormente sul nostro ospedale. E oggi le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti. I posti di cardiologia devono ancora rientrare da Carpi ed oggi il numero dei posti letto è lontano da quello che avrebbe dovuto essere e che abbiamo chiesto di garantire anche nella petizione promossa dal Comitato Salviamo l’ospedale della Bassa e dall’associazione La Nostra Mirandola ODV, sottoscritta da 602 cittadini mirandolesi, e circa 1500 dei comuni dell’area nord. Petizione approvata, con voto unanime, dal Consiglio comunale di Mirandola. Ovvero il ripristino dei 198 posti letto previsti dal PAL 2011, ridotti a 130 causa terremoto, e a 122 nel luglio 2018. Purtroppo dal 1994 e poi dal 2012 la parola sanità se riferita alla bassa e a Mirandola fa rima con falsità. L’ho detto a Bonaccini, l’ho detto alla direttrice attuale Ausl Petrini e lo dico, documenti alla mano, alla popolazione. Perché disatteso è stato il progetto regionale del 1994 di realizzare a Mirandola, dopo la chiusura dell’ospedale di Finale Emilia, del Policlinico della bassa, e disatteso è stato l’impegno assunto nel 2012 l’allora presidente della Regione Errani di fare tornare con la ricostruzione il nostro ospedale ai livelli pre-sisma. Invece il sisma è stato vigliaccamente assunto da chi è succeduto ad Errani, e ancora governa, per trasferire a Carpi, e non fare più tornare, i posti letto”
Nella foto Ubaldo Chiarotti mostra il progetto (mai realizzato), del grande Ospedale della Bassa a Mirandola del 1994