Sono trascorsi 80 anni dall’apertura dei cancelli di Auschwitz, il 27 gennaio 1945 vennero abbattuti dalla 60° armata dell’esercito sovietico e liberati i pochi superstiti rimasti.

Da quell’evento, dall’anno 2000, in Italia si celebra ufficialmente la Giornata della Memoria, per commemorare le vittime dell’Olocausto ed in onore di coloro che, a rischio della propria vita, hanno protetto i perseguitati.

Dal 2005, questa data è stata ufficialmente riconosciuta come Giorno della Memoria dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e viene celebrata in tutto il mondo.

Una data che permette a Mirandola di ricordare il coraggio ed il sacrificio di Odoardo Focherini e di tutti quei Martiri che perirono, imprigionati in quei terribili anni di guerra, nei lager nazisti.

Insignito della prestigiosa “Medaglia dei Giusti”, è una figura luminosa nella storia dell’umanità.

Per tutta la vita operò nel senso della giustizia e dell’altruismo con radicati principi Cattolici.

Con il supporto dell’amico sacerdote Dante Sala di San Martino Spino, salvò 105 ebrei dalla deportazione nei campi di sterminio, fornendo loro documenti falsi e organizzandone l’espatrio clandestino.

Presso il civico n. 58 di Piazza Costituente, la Pietra d’inciampo posata in sua memoria davanti alla sua abitazione, ci deve ricordare ogni giorno quanto accaduto nel secolo scorso, deve essere un monito costante per tutti noi e che illumini anche i nostri ragazzi e le loro coscienze nel futuro.

L’uomo in quel periodo ha vissuto il vero male, il male assoluto; le conseguenze, il sacrificio, il dolore, il risollevarsi insieme alla speranza di vita, ha reso però possibile vedere un domani.

Il nostro domani.

Ricordare, infatti, è l’essenza fondamentale per guardare al futuro. Senza il ricordo, senza le nostre radici non possiamo capire il contemporaneo e non potremmo mai alzare gli occhi verso il nostro domani.

Conoscere e ricordare ci da la possibilità di essere certi che tutto questo non avverrà mai più.

 

Roberta Mantovani

LIsta Civica Letizia Budri