FESTA DEL PATRONO CON INCONTRO INTERRELIGIOSO PER RICORDARE VITTIME E MALATI DI COVID-19 - Indicatore Mirandolese
Sabato 16 maggio si è tenuto nel cortile interno dell’ospedale Santa Maria Bianca – “a porte chiuse” per rispettare le norme anticontagio – l’incontro interreligioso e multiculturale nella festa di San Possidonio, patrono della città e del territorio di Mirandola. Un momento di raccoglimento che ha visto insieme l’Amministratore apostolico della Diocesi Erio Castellucci, il Sindaco di Mirandola, Alberto Greco, e il parroco del Duomo di Mirandola Don Fabio Barbieri. Ma pure, padre Ioan Feier (Comunità greco-cattolica rumena), padre Simion Moraru (Comunità ortodossa moldava del Patriarcato Ecumenico), del pastore Matteo Brozzi (Comunità Cristiana Pentecostale The River), di Abdelhak Rziqi (Centro Culturale Islamico) e di Manmohansingh Ahdi (Comunità Sikh). Il Rabbino di Modena e Reggio Emilia, Beniamino Goldstein, non potendo essere presente per la concomitanza dello Shabbat, ha inviato un messaggio, mentre è intervenuta anche una cittadina, Angela Masilu, in rappresentanza del mondo laico.
L’incontro – realizzato grazie alla collaborazione tra la Diocesi di Carpi, il Comune di Mirandola e la parrocchia di Santa Maria Maggiore – ha rappresentato un’occasione di preghiera oltre che di riflessione, per ricordare le vittime del coronavirus, i malati e il personale medico e paramedico che li assiste ogni giorno. Ma anche per rinnovare l’impegno comune per i valori della solidarietà della fratellanza e della pace.