L’Indicatoreweb, versione on line dell’Indicatore Mirandolese, sta crescendo di giorno in giorno, come numero di visite e di contatti. Anche questa è una scommessa vinta per un giornale che ha compiuto da poco un importante traguardo: le 10 mila pagine pubblicate.

Avete letto bene. Non 10 mila copie del giornale. A quelle ci siamo abituati: oggi, ogni numero dell’Indicatore cartaceo, di copie ne stampa e distribuisce 20 mila, più di qualsiasi altro periodico modenese, compresi la Gazzetta di Modena e il Carlino. Il compleanno riguarda invece le 10 mila pagine (diverse) stampate in 661 numeri della nostra testata, dal 1877 ad oggi. Diecimila pagine di notizie locali, come ci racconta nello speciale (alle pagine 9-12 dell’indicatore n. 8/2014) il collezionista Claudio Sgarbanti, che con certosina pazienza ha ricostruito la storia di questo pezzo della nostra comune identità. L’Indicatore nacque come «Periodico mensuale di memorie patrie con varietà», a cura della Commissione Mirandolese di Storia Patria e di Belle Arti.

Oggi che è cresciuto con la versione on line (Indicatoreweb.it) e con una pagina Facebook dedicata, rimane un giornale di attualità aperto a tutti. A realizzare sia la versione web che quella cartacea è il Servizio comunicazione del Comune di Mirandola, con l’apporto di un valido staff per la raccolta e la grafica pubblicitaria (affidata a AD99 e Radio Pico) e con la collaborazione di alcuni bravi fotografi e di affidabili giornalisti. Tra questi ultimi vi sono alcuni giovani che si stanno “facendo le ossa” nella nostra redazione e che hanno le carte in regola per riuscire a fare del giornalismo la loro professione.

Che dire di più? Dal 2000 l’Amministrazione comunale ha creduto in questo giornale facendolo diventare prima un mensile e poi un quindicinale (caso unico in Italia, a quanto ne sappiamo). Oltre ad essere stampato senza oneri per i cittadini (grazie ai nostri inserzionisti) il periodico è letto in tutta l’Area Nord e nel Basso mantovano.
Questa è un’altra scommessa vinta dal nostro territorio, specie dopo il terremoto. Crediamo possa essere un vanto per tutti. Noi, di sicuro, ne siamo fieri.