DENUNCIATO TRUFFATORE "DELLO SPECCHIETTO" - Indicatore Mirandolese
I carabinieri della stazione di San Felice hanno deferito in stato di libertà, a conclusione di attività investigative, un siciliano per truffa dello specchietto.
L’episodio è accaduto a San Felice il 5 maggio allorquando un uomo alla guida del suo furgone ha sorpassato una Lancia Y ferma sul ciglio della strada, sentendo un rumore simile a quello provocato da un impatto tra le carrozzerie. Immediatamente il proprietario della Lancia Y ha attirato l’attenzione dell’autista del furgone facendolo fermare.
Subito gli ha mostrato lo specchietto del lato autista rotto asserendo che il danno era stato provocato dall’incauta manovra di sorpasso. Allo scopo di far evitare al sanfeliciano rincari della polizza auto lo ha convinto a versargli una somma sufficiente a ristorarlo del danno, 100 euro.
Dopo avergli consegnato la somma di denaro, la vittima ha controllato il proprio veicolo notando che non aveva subito nessun danno e in via precauzionale era riuscito a prendere il numero di targa dell’auto danneggiata, recandosi poi, dubbioso, presso la stazione Carabinieri di San Felice.
Dagli accertamenti condotti è emerso che l’uomo era stato vittima di un raggiro, la cosiddetta truffe dello specchietto, peraltro da uno specialista, dato che il malfattore è emerso avere diversi precedenti per questo reato specifico. L’autista della Lancia Y si era fermato sul ciglio della strada ad aspettare che qualcuno transitasse e lo sorpassasse.
Con rapidità di riflessi aveva lanciato un oggetto, una pietra o un bastone di legno contro la carrozzeria del veicolo, facendogli poi segno di fermarsi e asserendo di avergli rotto lo specchietto durante il sorpasso. Questo tipo di truffa è piuttosto diffusa: già a Maranello, il 30 marzo scorso un uomo e una donna anche loro di origine siciliana, simularono una situazione simile a bordo una Fiato Punto, non riuscita perché la vittima designata aveva chiesto con insistenza l’intervento dei vigili urbani spingendo i malfattori a desistere dall’intento ed allontanarsi.
Nei confronti di tali truffe è possibile difendersi proponendo sempre la compilazione del modulo per la “constatazione amichevole” o chiedendo l’intervento delle forze dell’ordine
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