L’offerta formativa dell’Its_biomedicale di Mirandola raddoppia: oltre alla quinta edizione del corso “Tecnico superiore per la produzione di apparecchi e dispositivi biomedicali”, partita il 30 ottobre, quest’anno è possibile iscriversi fino a venerdì 7 dicembre al nuovo percorso “Tecnico industria 4.0 per la produzione industriale di dispositivi biomedicali”. Abbiamo intervistato Annamaria Campagnoli, coordinatrice della Fondazione Its_biomedicale.

Perché questo nuovo corso?

«C’è stata l’occasione di presentare questo nuovo percorso poiché si sono rese disponibili risorse aggiuntive correlate al Piano nazionale Impresa 4.0. In sostanza il Miur ha richiesto a ogni Fondazione Its in linea con alcuni indicatori di performance, di erogare un percorso che declinasse le competenze distintive dell’Industria 4.0 secondo le specificità del settore e territorio di riferimento. Per il nostro territorio si tratta di una occasione preziosa»».

Cosa si intende per Industria 4.0?

«Il termine Industria 4.0 indica una tendenza dell’automazione industriale che integra alcune nuove tecnologie produttive. Il nostro corso ha l’obiettivo di formare tecnici che sappiano connettere automazioni e Ict in un settore, come il biomedicale, che sta fortemente investendo in automazione e robotizzazione delle linee produttive».

Nonostante gli Its rappresentino, assieme all’università, il segmento della formazione terziaria previsto dal sistema d’istruzione italiano, non sono ancora molto conosciuti o presi in esame dalle famiglie come scelta post diploma. Quali sono le caratteristiche distintive di questi percorsi e in particolare dell’Its di Mirandola?

«Si tratta di una scuola biennale di specializzazione post diploma che intende formare tecnici per il settore biomedicale. Ciò che caratterizza questo tipo di percorso è la forte connessione della formazione con il tessuto produttivo di riferimento mediante: definizione dei contenuti formativi professionalizzanti da parte delle aziende, che non solo li individuano, ma ci aiutano anche a tenerli sempre aggiornati; il parco docenti, che per il 50 per cento proviene dal mondo del lavoro; lo stage di ben 800 ore, occasione di sperimentare in contesto aziendale quanto appreso in aula; la didattica per quanto possibile attiva e concreta, da un lato vuole rafforzare l’autonomia del singolo, dall’altro sviluppare la capacità di lavorare in team. Tante sono le occasioni di lavori di gruppo, project work, visite e lezioni in azienda, partecipazione a eventi e fiere di settore, a progetti di mobilità all’estero e soprattutto lo stage mediante il quale cerchiamo di personalizzare i singoli percorsi».

Chi sono i candidati ideali e che opportunità lavorative hanno?

«Il candidato ideale ha una propensione per uno studio più pratico e operativo, immediatamente spendibile nel mondo del lavoro, piuttosto che un approccio di tipo teorico/speculativo. E’ una persona che si interessa di “come si fanno le cose” e vuole mettersi in gioco sperimentandosi anche in campi che escono dal suo precedente percorso. Oltre ai neodiplomati, non di rado si rivolgono agli Its drop out universitari che hanno scoperto di essere più portati per un approccio più pragmatico.  Per l’altro corso, le rilevazioni ufficiali a un anno dal diploma, dicono che gli occupati coerenti sono il 92 per cento per la prima edizione e l’85 per cento per la seconda. Ottimi anche i dati ufficiosi relativi ai diplomati a luglio di quest’anno. Immaginiamo ottime opportunità occupazionali per i tecnici Industria 4.0: a oggi non riusciamo a soddisfare le numerose richieste che riceviamo dalle imprese».

Come si fa a partecipare?

«Tutte le info sul nostro sito www.its-mirandola-biomedicale.it. Le iscrizioni alla selezione sono aperte fino al 7 dicembre».

 

Nelle foto:

Stefano e Giorgio, diplomati a luglio 2016, a “Medica” di Dusseldorf, una delle più importanti fiere di settore, per le aziende biomedicali per le quali lavorano.

Nisha e Fabio hanno svolto il primo stage curricolare in Medtronic nello stabilimento di Athlone- Irlanda.

Visita/lezione degli studenti del secondo anno allo stabilimento di Medtronic-Bellco.