L’invito ad esempio è non postare nulla sui social, ma anche evitare comportamenti sbagliati come lasciare porte e cancelli aperti

“Evitare i social”. Si rinnovano consigli e raccomandazioni delle forze dell’ordine per chi parte per le vacanze e lascia la casa vuota. Il cittadino, tuttavia, nell’euforia della partenza spesso trascura di metterli in pratica.

“Sono consigli semplici, ma vanno seguiti” – dichiara Roberto Butelli, segretario regionale Siulp (Sindacato italiano unitario lavoratori di polizia) e Ufficiale di Polizia Giudiziaria al Commissariato di Mirandola. “Troppa gente posta sui social la meta agognata e il periodo dell’assenza. ‘Sviste’ che possono costare caro, e costituiscono una sorta di passpartout per i ladri. Un conto è postare una foto ogni tanto, senza didascalie indicative – sottolinea Butelli – altro è specificare nei dettagli la partenza. I malintenzionati sono abili anche sui social e non solo a penetrare in case, negozi, aziende. A parte le gang specializzate, i ladri preferiscono le case vuote, a basso rischio. Il furto aggravato contempla infatti una pena inferiore ai tre anni, e niente carcerazione, a differenza della rapina. La paura, alquanto diffusa, che il topo d’appartamento entri nelle abitazioni quando i proprietari sono presenti è pressoché infondata, ma è pur vero – sottolinea – che le abitudini sbagliate, come quella di uscire lasciando cancello e finestre aperte, non assicurando le imposte possono far sì che i ladri, spesso esperti acrobati, entrino nelle case anche quando il proprietario è nei pressi, intento a coltivare l’orto dietro casa o a godersi il fresco di sera. Nel periodo estivo il controllo di vicinato è utilissimo, “e quindi – consiglia il segretario Siulp – prima di partire chiediamo ai vicini di svuotare la cassetta della posta, in particolare dai depliant pubblicitari che fanno volume e, se restano a lungo, sono un classico indizio di casa vuota. Al vicino di casa, se in confidenza, possiamo consegnare le chiavi per aprire di giorno le finestre e dare alla casa la parvenza di essere vissuta.  Un tempo, i ladri tenevano sotto controllo i numeri fissi, e se suonavano a vuoto per giorni mettevano a segno il colpo, oggi non più e con l’avvento dei cellulari sono altri i segnali considerati interessanti dai predatori. Nei condomini vale la stessa cosa; pensiamo allo zerbino, appoggiato alla porta dopo le pulizie. Se resta in quella posizione più giorni segnala al ladro l’assenza del proprietario e quindi vale la pena chiudere a un coinquilino di fiducia di rimetterlo al proprio posto”.