COORDINAMENTO CISPADANO NO AUTOSTRADA: "CISPADANA, SOLITE PAROLE AL VENTO MENTRE SI APRONO CONCRETE OPPORTUNITA' DI COMBINAZIONE GOMMA-FERRO - Indicatore Mirandolese
Riceviamo e pubblichiamo
Ancora parole e null’altro quelle sentite a Bologna al convegno sulla mobilità in Regione. Le solite parole di promessa per quanto riguarda la Conferenza dei Servizi sulla Cispadana che viene annunciata per l’ennesima volta e data per certa, da Bonaccini e Corsini, per l’inizio di maggio prossimo. Una conferenza dei servizi di cui non si comprende l’urgente necessità, se non quella di tacitare i “rumor” oramai insistenti da tempo e creare una sorta di dato di fatto coinvolgendo i Sindaci e altre istituzioni preposte, vista la situazione in cui versa complessivamente il progetto che manca ancora del Piano Economico e Finanziario (PEF), non è ancora dato di sapere chi finanzierà il miliardo e mezzo di euro circa che manca all’appello (costo totale di due miliardi circa) ma soprattutto il fatto che la realizzazione dell’opera è strettamente connessa alla concessione della A22 che, da fonti giornalistiche, deve affrontare il vaglio della Commissione Europea e quindi con tempi, presumibilmente, lunghi di alcuni anni ancora. In un clima elettorale che si fa sempre più rovente anche nei territori interessati nessuno di questi esponenti politici, e altri di rincalzo, hanno una parola di riflessione sulla possibile soluzione che, per incominciare veramente a rispondere alle reali esigenze del territorio, sarebbe quella di realizzare intanto il primo tratto di strada a scorrimento
veloce C1 da Reggiolo a Mirandola come da progetto esistente e con una parte dei fondi pubblici già
messi a disposizione da Regione e Governo. Con la prospettiva di completare l’opera negli anni successivi.
Un primo tratto che allevierebbe i disagi arrecati alla zona mirandolese e contestualmente pensare
seriamente ad una piattaforma intermodale, non prevista dal progetto autostradale, nella stessa area dove opera già un privato connesso con la rete ferroviaria del Brennero e disponibile ad accogliere anche merce di altri privati con la prospettiva di potenziale allargamento della piattaforma stessa. Il Coordinamento auspica che nel dibattito pre-elettorale di questi mesi i Partiti, le Associazioni imprenditoriali e Sindacali dei lavoratori dipendenti affrontino il tema Cispadana con una seria riflessione sull’opportunità di “cambiare registro” visto che i cittadini e le imprese aspettano da oltre vent’anni una soluzione che non può certo essere quella autostradale per i motivi sopra citati a cui bisogna aggiungere quello più generale del cambiamento di prospettiva trasportistica avvenuto negli ultimi due decenni. Tutto questo anche in un’ottica di “sostenibilità ambientale” citata da alcuni soggetti imprenditoriali in vari comunicati di questi giorni ma ancora una volta solo a parole e mai con serie e concrete proposte come invece da sempre fatte dal Coordinamento cispadano.
Silvano Tagliavini portavoce del Coordinamento cispadano NO autostrada – SI strada a scorrimento veloce.