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BASTA PRENDERE IN GIRO I MIRANDOLESI, L'OSPEDALE VA DIFESO - Indicatore Mirandolese

BASTA PRENDERE IN GIRO I MIRANDOLESI, L’OSPEDALE VA DIFESO

A seguito dell’articolo apparso sullo scorso Indicatore in prima pagina con titolo “Con il referendum sull’ospedale si prendono in giro i cittadini” con le dichiarazione e le foto del sindaco Maino Benatti ed i due capigruppo Prestia e Dotti ed ai sensi dell’articolo 42 della legge 416/1981 viene accordato al Comitato Referendario e ai tre due gruppi consiliari Forza Italia, Lega Nord e Movimento 5 Stelle il diritto a rettificare le affermazione lesive e contrarie a verità.Se il sindaco è a conoscenza di una truffa si rivolga immediatamente alla Procura della Repubblica e la smetta di usare il giornale comunale, pagato da tutti i cittadini, per la sua becera propaganda. Altrimenti saremo noi a denunciarlo per diffamazione. Confidiamo che anche il Presidente della Regione Stefano Bonacini e il Difensore Civico prof. Gianluca Gardini si associno alla nostra querela contro il sindaco visto che sono parte attiva della “presa in giro” denunciata da Maino Benatti. Invece che accendere la macchina del fango raccontando menzogne, il Pd e la lista civica di Alberto Bergamini dovrebbero chiedersi perché oltre 2.000 cittadini in pochi giorni hanno sottoscritto il referendum sull’ospedale. Il Santa Maria Bianca non rischia di essere chiuso, ma se non interverremo i progetti delle Regione e della Provincia sono chiari: trasformare Mirandola in un cronicario con qualche ambulatorio e un Pronto Soccorso sempre più inutile. Per tutto il resto bisogna andare a Baggiovara. La battaglia referendaria continuerà ad andare avanti perché anche questa uscita del sindaco testimonia l’inadeguatezza di questa classe politica che non ha il coraggio di dire come difenderà l’ospedale ma è solo pronta a denigrare e mistificare la realtà. Peccato, hanno perso l’occasione di fare tesoro della richiesta di referendum per sbatterei i punti sul tavolo delle contrattazioni.

Il Comitato Referendario ed i gruppi consiliari Forza Italia, Lega Nord e Movimento 5 Stelle