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“BASTA CON LA “CISPADANA DELLE PROMESSE”: I FONDI ORA CI SONO E L’AUSPICIO È CHE PARTANO PRESTO I LAVORI” - Indicatore Mirandolese

“BASTA CON LA “CISPADANA DELLE PROMESSE”: I FONDI ORA CI SONO E L’AUSPICIO È CHE PARTANO PRESTO I LAVORI”

Il Sindaco ha scritto al Ministero dopo il forte interessamento del Governo per l’opera. “Vanno superati 60 anni di immobilismo”

“Siamo stanchi di aspettare, e come noi, e più di noi un’intera comunità, col suo indotto economico. Stanchi, per l’attesa di un’autostrada, costruita sulla carta centinaia di volte, ma che da 60 anni resta confinata nella terra delle promesse. Quindi, insediatosi il nuovo governo e colto l’interesse dimostrato del medesimo per la Cispadana, con l’inserimento nella legge di bilancio dei fondi necessari per l’opera, abbiamo scritto direttamente al Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti. Chi vede in questa azione una forzatura o chi, peggio parla di iter burocratici bypassati, rispondiamo che non hanno a cuore lo sviluppo del territorio, perché dopo 60 anni, non solo è importante, ma diventa prioritaria e non più rimandabile la sua realizzazione.” Sgombera immediatamente il campo dagli equivoci il Sindaco di Mirandola Alberto Greco, con l’auspicio possa esser giunto finalmente il momento della svolta, per un’infrastruttura da decenni dibattuta, ma in maniera poco lungimirante continuamente rimandata.

“La prima progettazione dell’“asse viario cispadano” risale al 1960 e consisteva in un collegamento stradale da Ferrara a Parma connesso con importanti autostrade. Alcuni tratti di questo percorso sono stati realizzati attraverso strade extraurbane di scorrimento in tutte e quattro le province interessate. Dal 2006, con l’approvazione del programma delle autostrade regionali, la precedente pianificazione è stata modificata prevedendo la realizzazione di un’autostrada – in project financing, da parte della società Autostrada Regionale Cispadana ARC – da Ferrara a Reggiolo. Programmazione più volte ribadita dalla Regione, anche con ripetuti stanziamenti di risorse.”

“Questa Amministrazione – sottolinea il Sindaco anche in coerenza con la mozione consiliare approvata nel settembre 2021 – ha richiesto alla Regione sia di avere copia della documentazione finanziaria di accompagnamento del progetto e dello scenario previsionale inviato, a fine 2020, alla Regione dalla società ARC, sia di conoscere se fosse stata avviata, dalla Regione un’analisi di sostenibilità dell’opera.”

“Alla prima di queste istanze, la Regione ha risposto, a luglio 2022 di non poter trasmettere al Comune la documentazione richiesta perché, oltre a contenere dati coperti dalla riservatezza relativa ad informazioni di carattere commerciale o industriale, non sarebbe rappresentativa in quanto ancora in corso di completamento dato l’aumento del costo dei materiali. In riferimento invece all’analisi di sostenibilità dell’opera – analisi costi-benefici, svolta dalla Regione nel rispetto delle linee guida del Ministero delle Infrastrutture comparando le opzioni autostrada, strada extraurbana a scorrimento veloce, strada extraurbana secondaria – la Regione ha risposto che: da un lato, le prime due ipotesi hanno caratteristiche paragonabili fra i due tipi di strade sia per i costi di investimento/manutenzione che ai benefici di tempo e incidentalità, con un maggiore miglioramento degli aspetti ambientali nel secondo tipo di strada; dall’altro, che nel caso di strada extraurbana secondaria (con una corsia di mt 3,75 per senso di marcia e banchina di mt 1,50) i costi di investimento e manutenzione sarebbero nettamente inferiori come anche i benefici di tempo e incidentalità, oltre al modesto miglioramento ambientale”.

“Opportuno poi ricordare quanto affermato dalla presidenza di ARC ad aprile: che prima la pandemia e poi i problemi inerenti al proseguimento della concessione dell’A22 ad Autobrennero (principale azionista di ARC) hanno reso inattendibile il cronoprogramma che prevedeva l’inizio dei cantieri nella primavera prossima e – a ottobre – che i pesanti rincari di energia e materie prime hanno portato la previsione di costo a oltre 1,7 miliardi di euro.”

“Di fronte a questo scenario nuovamente di stallo e ai limiti palesati dalla politica regionale, il Comune di Mirandola, all’indomani dell’insediamento del nuovo governo, ha assunto l’iniziativa di rappresentare direttamente al Ministro competente la situazione creatasi, sottolineando che da decenni questa comunità chiede collegamenti viari rapidi, tanto verso le direttrici autostradali quanto nell’interno del proprio territorio, che possano supportare con efficacia lo sviluppo economico e del tessuto imprenditoriale.”