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AVIS, NUOVA SEDE A MIRANDOLA - Indicatore Mirandolese

AVIS, NUOVA SEDE A MIRANDOLA

La nuova sede Avis di Mirandola (che inaugurerà sabato 28 gennaio alle ore 11.30) è un’area di 300 metri quadrati, due ambulatori, due sale prelievi di cui una a cinque postazioni per la raccolta del sangue e una a sei poltrone per la raccolta del plasma, attività quest’ultima al servizio di tutta l’Area Nord. Agli spazi sanitari si aggiungono poi la sala d’attesa, la sala ristoro, la segreteria e tre magazzini. La nuova sede dell’Avis di Mirandola trova, dopo varie vicissitudini (tra le quali il sisma del 2012), la sua definitiva collocazione all’interno dell’Ospedale Santa Maria Bianca. Situata nei pressi della precedente, nel piano seminterrato dell’ ospedale con ingresso da via Smerieri, la nuova sede unisce in un solo luogo le funzioni amministrative e di raccolta, rispondendo in modo più razionale alle esigenze di funzionalità e di confort sia del personale che dei donatori. «Quel che sembrava un miraggio è diventata una realtà» è il commento di Libero Montagna, presidente comunale dell’Avis, che ricorda la volontà del fondatore prof. Lino Smerieri di mantenere la sede all’interno dell’Ospedale. Un risultato raggiunto in sinergia tra il Comune di Mirandola, l’azienda sanitaria provinciale e locale, l’Avis provinciale e il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola per la realizzazione della struttura e degli arredi. La nuova sede, che ha superato tutte le procedure di accreditamento, funzionerà a pieno ritmo sette giorni su sette con la presenza di quattro operatori sanitari. «Due sono i significati di questa inaugurazione. – sottolinea il presidente dell’Avis provinciale Maurizio Pirazzoli – Quello della rinascita in un quadro post sismico, che ha cambiato la vita a tutti noi, e quello del  radicamento territoriale della nostra Avis presente in tutti i comuni per costruire socialità, solidarietà e salute». L’Avis di Mirandola, una delle “veterane” della provincia, con data di nascita 31 gennaio 1951, conta oggi 1279 associati, con un aumento di 85 nel 2016 rispetto all’anno precedente e un numero di quasi 2.800 donazioni annuali. Nella sede di Mirandola si svolge anche l’attività di plasmaferesi produttiva che raccoglie più di 2.800 unità fra i donatori dell’Area Nord della provincia. Obiettivo della nuova organizzazione della sede è incrementare anche questo tipo di raccolta, importante quanto quella del sangue e ugualmente fondamentale per salvare vite umane in presenza di determinate patologie. «Si è concluso un percorso complicato, il cui obiettivo era quello di arrivare ad avere la sede dell’Avis di Mirandola all’interno dell’ospedale cittadino – ha dichiarato il sindaco Maino Benatti – un traguardo raggiunto grazie alla tenacia e ai meriti dell’Avis mirandolese, dei suoi donatori, volontari e dirigenti che hanno fatto sì che la loro associazione fosse una tra le migliori in regione per impegno, qualità del servizio e sensibilità. La loro serietà e i loro sforzi, che come Amministrazione comunale abbiamo sempre sostenuto e apprezzato, hanno reso possibile questo importante risultato».

Al taglio del nastro del 28 gennaio, insieme al presidente provinciale Pirazzoli,  a quello comunale Montagna, al sindaco Benatti e tanti soci e volontari di Mirandola, interverranno l’Assessore alle politiche per la salute della Regione Sergio Venturi, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola Giovanni Belluzzi e  Massimo Annicchiarico, Direttore Generale dell’azienda Usl di Modena