"AL PRIMO POSTO LA NOSTRA COMUNITA'" - Indicatore Mirandolese
Chi ci governa dovrebbe tutelare in primis il benessere del proprio popolo, gli interessi delle proprie imprese e l’onore della Nazione. Sembra però che questa idea sia utopistica.
Abbiamo assistito a Monti, il cui interesse primario era la credibilità internazionale, nei confronti di Berlino, di Bruxelles, dei mercati e delle multinazionali… cioè delle dittature del XXI secolo. Ora invece si accetta l’ingresso della Slovenia e della Croazia all’interno dell’Unione Europea.
Qualcuno dovrebbe spiegarmi come sia possibile che l’Italia approvi ciò, e addirittura mandi il proprio Presidente della Repubblica a benedire l’avvenimento, quando sul tavolo ci sono questioni gravissime e irrisolte. Néla Croazianéla Sloveniahanno mai chiesto scusa all’Italia per gli stermini perpetrati in Istria, Dalmazia e Venezia Giulia con le foibe e averle accettate nell’Unione Europea è uno schiaffo all’onore della Nazione; poi c’è la questione del Prosek, cioè della palese scopiazzatura del nostro Prosecco, che rappresenta una frode e una truffa vera e propria ai danni della nostra agricoltura e della nostra economia, davanti alla quale chiunque abbia l’incarico di tutelare le nostre imprese avrebbe l’obbligo di dire qualcosa.
Per non parlare della domanda che ci si pone pensando all’ingresso in Europa della terza economia più povera dopo Romania e Bulgaria, di uno stato con oltre il 20% di disoccupazione e dilaniato dalla corruzione. Tutto ciò rende evidente quali sono gli interessi da tutelare. Penso che questo ragionamento sia da traslare a tutti i livelli amministrativi, fino ad arrivare agli Amministratori comunali, che avrebbero l’obbligo di pensare in primis a chi gli ha dato l’onore di rappresentarli, poi a tutto il resto. Nel nostro Municipio, sarebbe auspicabile vedere contrarietà quando il partito,la Provincia,la Regione oppure lo Stato compiono scelte contro la nostra comunità.
Scelte come il ridimensionamento dell’ospedale, come la chiusura dell’ufficio del giudice di pace, come le pratiche burocratiche asfissianti, come i tagli al bilancio che premiano gli spreconi e puniscono gli enti virtuosi ecc. soprattutto quando si sa di avere a che fare con una comunità onesta che lavora e paga le tasse, molto di più di quanto avvenga ad altri e ad altre latitudini. Gianni Brera scriveva: “L’uomo che non lavora per sé e per la propria comunità non è un uomo libero”. Per noi viene prima Mirandola.
Guglielmo Golinelli
Capogruppo Lega Nord
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