AIMAG: NON E’ UNO SCONTRO FRA TERRITORI. - Indicatore Mirandolese
Dopo il voto di Mirandola di ieri sera, dei comuni dell’Area Nord e di quelli del mantovano è ben evidente la volontà di difendere la maggioranza pubblica e l’assetto del Consiglio di Amministrazione che non modifichi il ruolo e la funzione della proprietà pubblica.
Sono quindici comuni che voteranno per una scelta che Carpi e altri cinque Comuni vogliono invece stravolgere.
Ma non è uno scontro fra territori: i cittadini di Carpi, di Novi e degli altri comuni dell’area modenese non sono informati sull’intenzione dei loro sindaci.
Il sindaco Bellelli e quelli dei comuni al seguito intendono mantenere la proprietà pubblica di Aimag, ma consegnare la maggioranza nel Consiglio di Amministrazione a Hera, attribuendo inoltre a essa la nomina del direttore generale dell’azienda.
Di fronte alla prospettiva di un fantomatico piano industriale, che Hera non ha mai proposto, si consegnerebbe alla stessa “chiavi in mano” il controllo di AIMAG, a titolo gratuito.
Il tentativo di coinvolgere le Fondazioni bancarie di Mirandola e Carpi nella costruzione di nuove maggioranze sembra del tutto fuori luogo poiché le Fondazioni hanno una mission che è quella di remunerare il loro capitale per finalità sociali sul territorio e non vedo un loro coinvolgimento in operazioni politiche sulla gestione di una multiutility.
Non vi è, da Belleli e soci, una spiegazione di tale scelta se non con illazioni strumentali su presunti investimenti sbagliati di Aimag o su infondate possibilità di chiudere il bilancio.
Per contro, alle loro condizioni, si produrrebbe un indebolimento della nostra multiutility sul piano della ricerca di alleanze per le future gare per il mantenimento delle concessioni, nell’ambito ambientale e idrico, con il rischio quindi di danni patrimoniali alla multiutility.
Si può considerare qualunque idea in merito ma sarebbe in ogni caso corretto portare il confronto agli elettori nel prossimo rinnovo dei Consigli Comunali del 2024, nei quali peraltro il sindaco di Carpi e altri, non potranno neppure candidarsi.
La questione non è amministrativa è una questione politica dove bisogna comprendere quali sono le scelte in campo: al centro della complessa vicenda senza alcun dubbio vi è il PD che, mentre a Mirandola e in gran parte nell’Area Nord, ha una posizione in difesa di Aimag, da Carpi al segretario provinciale e fino alla Regione la volontà appare ben diversa.
Anche questo è un serio problema per il futuro.