NUOVE AZIONI PER IL CENTRO STORICO - Indicatore Mirandolese
«Continueremo a lavorare per il centro storico in collaborazione con i commercianti e i residenti, con l’obiettivo di ricostruire, insieme, una città più bella, funzionale e sicura di prima». Così l’assessore comunale Roberto Ganzerli commenta l’ordine del giorno sullo stato d’avanzamento lavori nel centro storico, approvato col voto favorevole della maggioranza (Pd e Mirandolesi) e contrario di Movimento 5 Stelle e Forza Italia, venerdì 27 aprile. L’ordine del giorno chiede al Sindaco e alla Giunta di promuovere azioni, oltre alle numerose già in atto, per aiutare a superare le difficoltà del momento. «Siamo consapevoli che la ricostruzione possa anche creare disagi – spiega Ganzerli – ma è evidente che il centro sta rinascendo con centinaia di cantieri e non era per nulla scontato. Ora occorre dare continuità al lavoro quotidiano della nostra Amministrazione, ma anche creare nuove condizioni per far insediare attività in centro e per farvi tornare ad abitare i cittadini». Tra le azioni individuate dall’ordine del giorno sono ricompresi: l’avvio di un progetto di recupero immediato delle aree sottoposte a importanti lavori (come via Pico), per garantirne fruibilità e decoro; la realizzazione di nuovi spazi pubblici (come il centro per le famiglie e il centro documentazione sisma); l’avvio in tempi rapidi del cantiere del nuovo polo culturale e, entro il 2018, dei lavori del Municipio, del Teatro e dell’ex Gil; il proseguimento del progetto che incentiva i giovani a scegliere di risiedere in centro; la garanzia, da parte del Comune, di proposte ricreative e culturali nel cuore della città. «Chiederemo anche alla Regione di attivare, insieme al Comune, misure di sostegno per dare sollievo a chi vive il disagio derivante dai cantieri e di continuare a finanziare i piani organici per il recupero del tessuto urbanistico del centro. Finora abbiamo fatto molto per promuovere la vivibilità del cuore della città e attenuare il disagio delle attività presenti. – conclude Ganzerli – Basti citare i bandi con contributi “a fondo perduto” per il rientro in centro storico, per le delocalizzazioni e i ripristini delle aree pubbliche, per l’innovazione, per i sistemi anti intrusione, ma anche la riduzione dell’Imu a chi affitta i negozi, il lavoro per le “zone franche urbane” e tanto altro. Ora proseguiremo con forza in questa direzione».