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SCUOLE DI MUSICA EUROPEE RIUNITE A MIRANDOLA - Indicatore Mirandolese

SCUOLE DI MUSICA EUROPEE RIUNITE A MIRANDOLA

L’integrazione europea passa anche attraverso la musica e la cultura. E il ruolo delle scuole di musica del Vecchio Continente appare quindi sempre più importante alla luce della Brexit e di una identità europea che negli ultimi tempi si è fatta un po’ traballante.

Perché i giovani musicisti di Paesi diversi si incontrano, si conoscono, si scambiano esperienze, visitano altri Stati, allargano i propri orizzonti e si sentono un po’ di più cittadini europei. Di questo e di altro ancora si è parlato a Mirandola gli scorsi 27 e 28 gennaio, in municipio, dove si è svolta una riunione dell’Emu, l’associazione che riunisce le scuole di musica di 25 Paesi europei con quattro milioni di studenti, 15.000 insegnanti e sei mila scuole di musica.

A ritrovarsi nella Bassa è stato il gruppo “Onda Latina”, al suo primo incontro, di cui fanno parte Italia, Francia, Spagna, Svizzera, Lussemburgo, visto che le scuole di musica aderenti all’Emu si organizzano in gruppi regionali.

«Lo scopo dell’incontro – spiega Paolo Ponzecchi, presidente italiano dell’Aidsm, l’Associazione italiana delle scuole di musica – è quello di mettere a fuoco sistemi didattici e progetti comuni per qualificare ulteriormente le nostre scuole, confrontandoci, scambiando esperienze diverse e ribadendo l’importanza dell’insegnamento musicale che deve essere una pietra miliare dell’educazione europea».

Per Philippe Dalarun, vice presidente Emu «Mirandola è stata scelta come sede dell’incontro per la presenza sul territorio della Fondazione scuola di musica “Andreoli”, una vera eccellenza con progetti innovativi a livello europeo, come quello per l’integrazione dei ragazzi diversamente abili. Obiettivo dell’Emu è anche quello di diffondere nella società i valori dell’integrazione, del rispetto dell’altro, favorendo l’incontro e la conoscenza tra culture musicali diverse».

Il sindaco di Camposanto e assessore alla Scuola di Musica per l’Unione dei Comuni Antonella Baldini ha sottolineato come sia stato un onore ospitare i rappresentanti di diversi Paesi europei. «Questo ci fa capire – ha detto Baldini – quanto sia radicata e importante la Fondazione “Andreoli”, il cui lavoro è conosciuto e riconosciuto in ambito nazionale e internazionale per merito del presidente Roberto Pignatti e del direttore Mirco Besutti. Dopo il terremoto, l’Unione dei Comuni ha deciso di proseguire la straordinaria avventura della Fondazione scuola di musica che noi sindaci riteniamo un valore aggiunto per il territorio e per le famiglie e i ragazzi che vi abitano. La nostra volontà è proseguire con questa esperienza che tante soddisfazioni ci ha dato».