17 MILA EURO DI MULTA PER LAVORO NERO - Indicatore Mirandolese
E’ stata sospesa l’attività lavorativa di un laboratorio tessile gestito da cinesi a Finale Emilia, dove i Carabinieri della locale Stazione unitamente a quelli dell’Ispettorato del lavoro di Modena hanno riscontrato la presenza di 5 lavoratori in nero. In totale nel laboratorio lavoravano 6 operai, tutti di nazionalità cinese. Tra questi figurava anche una donna priva di permesso di soggiorno, che è stata rimpatriata. La titolare dell’attività è stata pertanto deferita all’autorità giudiziaria per favoreggiamento di lavoro clandestino e multata per circa 17 mila euro per i lavoratori in nero. Avendo superato la soglia del 20% dei dipendenti in nero rispetto a quelli in regola, l’attività è stata sospesa fino al pagamento di quanto previsto e la regolarizzazione degli operai. Il piano terra dello stabile risultava essere stato adibito a laboratorio, mentre i dipendenti dormivano in alcuni appartamenti situati al piano superiore, in condizioni igienico-sanitarie che – secondo i Carabinieri – non destavano a rilievi. L’attenzione rivolta dai militari al regolare svolgimento delle attività commerciali ed imprenditoriali è di alto livello, sia per salvaguardare la tutela dei diritti dei lavoratori sia per assicurare una regolare concorrenza del mercato, la cui violazione determina una distorsione nella presenza delle attività imprenditoriali, producendo maggiori vantaggi per quelle che operano in maniera sleale e penalizzando quelle più virtuose e rispettose delle normative vigenti.
Nella foto d’archivio, un Laboratorio gestito da cinesi