UN PRONTO SOCCORSO MODERNO E TECNOLOGICO - Indicatore Mirandolese
Dopo un importante intervento di ripristino e miglioramento il Pronto Soccorso dell’ospedale di Mirandola torna nella propria sede originaria. È questa la tappa più recente di un percorso avviato da mesi, grazie al quale il “Santa Maria Bianca” si sta progressivamente lasciando alla spalle le ferite del sisma, restituendo alla comunità una struttura che non solo sta “ritornando come prima”, ma che vede ulteriormente qualificato il proprio ruolo nell’Area Nord e, più in generale, nell’ambito della rete provinciale. Per sottolineare questo significativo momento, lo scorso 10 marzo, si è tenuta la cerimonia d’inaugurazione alla quale, tra gli altri erano presenti l’Assessore regionale alle Politiche per la Salute RegioneCarlo Lusenti, il Presidente della Provincia di Modena Emilio Sabattini, il Sindaco di Mirandola Maino Benatti, il Direttore Generale dell’Azienda Usl di Modena Mariella Martini, il Direttore dell’ospedale di Mirandola Teresa Pesi. Complessivamente, per la ristrutturazione del Pronto Soccorso, sono stati investiti poco meno di 958mila euro, 787mila dei quali per la struttura e 170mila per la dotazione tecnologica. Il progetto ha previsto una riorganizzazione degli spazi e dei percorsi per i pazienti secondo il modello dell’intensità di cura: sono infatti stati creati due accessi separati per i codici rossi e per i casi meno gravi (codici verdi e bianchi). Fulcro della nuova organizzazione è l’area del triage, vera e propria cabina di regia che indirizza i pazienti in arrivo verso l’area più appropriata alle loro esigenze. All’esterno, per l’accesso di auto-mediche e ambulanze, è stato predisposto un ampio spazio (la cosiddetta “camera calda”) in parte chiuso e climatizzato in grado di ospitare due veicoli contemporaneamente e in ogni condizione climatica. All’interno del reparto, tra le novità più significative, va ricordata la presenza di un’area per l’Osservazione Breve e Intensiva (Obi) dei pazienti e un locale Poct – Point of Care Testing – che consente analisi ematiche “salva-vita”. Nella scelta dei materiali si è ricorsi a tecnologie costruttive “a secco” di tipo industriale per rispondere alla duplice esigenza di sicurezza e durabilità. Oltre ai lavori di ristrutturazione propriamente edilizia sono stati rinnovati tutti i sistemi impiantistici, come quello della distribuzione dei gas medicali, realizzato considerando le ultime normative in materia e disponibile direttamente al letto del paziente. Tutti gli ambulatori per i codici verdi e bianchi sono dotati di lampade scialitiche di ultima generazione. Di configurazione tecnologica ancora superiore è la dotazione strumentale degli ambulatori per i codici rossi, nei quali è stato installato a soffitto un pensile a braccio singolo con colonna per sistemi infusionali. I locali sono tutti allestiti per consentire l’utilizzo in loco della tecnologia radiologica.
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