ADDIO ALLA VECCHIA SEDE DEL "GALILEI" - Indicatore Mirandolese
Sono iniziati martedì 5 novembre e si concluderanno, salvo imprevisti, entro la fine dell’anno, i lavori di demolizione dell’istituto d’istruzione superiore “Galileo Galilei” di Mirandola, gravemente danneggiato dal terremoto.
Le pinze demolitrici sono entrate in azione nella zona del vano scala dell’ingresso principale, per poi proseguire nell’ala sud e successivamente in quella est. «I tempi contrattuali sono di 70 giorni – spiega l’assessore provinciale ai Lavori pubblici Egidio Pagani – ma l’impresa che ha vinto la gara d’appalto confida di terminare in anticipo rispetto alla scadenza contrattuale. Nel frattempo si sta definendo il bando di gara per la ricostruzione dell’edificio, che sarà finanziato grazie al consistente contributo economico delle Fondazioni bancarie di Modena, Mirandola e Vignola e della Barilla».
Il complesso che ospita il Galilei è quello che ha registrato i danni più seri in seguito alle scosse di terremoto. Composto da più corpi costruiti in epoche diverse, che hanno quindi reagito in maniera differente alla sollecitazione delle scosse sismiche, ha avuto una classificazione del danno da parte della Protezione Civile di tipo E, quindi di inagibilità totale.
Il progetto di demolizione è stato impostato in modo da salvaguardare gli edifici confinanti – l’ala di ampliamento più recente e il Luosi, che non saranno demoliti ma recuperati – e non intralciare l’attività didattica del blocco che ospita le officine e i laboratori e le palestre. Nelle scorse settimane sono stati recuperati l’impianto fotovoltaico sul tetto e il mobilio, ed è stato rimosso, in base alle prescrizioni della Sovrintendenza, il materiale d’archivio, come attestato dalla dirigenza dell’istituto.
Complessivamente verranno demoliti circa 35mila metri cubi nell’edificio principale a quattro piani, oltre alla struttura monopiano degli spogliatoi della palestra per un volume di circa2.000 metri cubi.
La nuova sede dell’istituto Galilei, che sarà ricostruita nella medesima posizione dell’edificio in corso di demolizione, misurerà circa6.000 metri quadratisviluppati su quattro piani dove troveranno posto aule, laboratori e spazi per uffici e servizi.
Suddiviso in due corpi, il progetto verrà realizzato in un’unica soluzione e avrà un costo complessivo di oltre 10 milioni di euro. Il Gruppo Barilla ha finanziato la ricostruzione del corpo storico edificato negli anni ’70, che ha riportato i danni più ingenti. Le Fondazioni Cassa di Risparmio di Modena, Mirandola e Vignola, insieme all’Associazione Casse e Monti dell’Emilia Romagna, hanno stanziato oltre 8 milioni di euro per finanziare la ricostruzione delle altre parti dell’edificio; a questi si aggiungono risorse proprie della Provincia di Modena.
«Il contributo delle Fondazioni e del Gruppo Barilla – spiega Cristina Ceretti, assessore provinciale all’Istruzione – consentono di intervenire la scuola superiore maggiormente danneggiata dalle scosse che, in questa fase, con le sole risorse pubbliche non sarebbe stato possibile ricostruire nell’immediato. Grazie al loro intervento riusciremo a garantire agli studenti del Galilei il rientro in tempi brevi in una scuola nuova, moderna e sicura, al cento per cento antisismica».
L’edificio sarà realizzato con una struttura portante metallica e strutture secondarie a secco, tecnologie alternative di più rapida esecuzione rispetto a quelle tradizionali pur con un’elevata resa qualitativa.
Per quanto riguarda gli altri edifici del polo Galilei, sono già stati recuperati e messi a disposizione degli studenti i locali del blocco officine/laboratori, ristrutturati grazie anche al contributo del Fondo “Vicenza per Modena”. Sono in via di appalto invece le opere di ripristino dei danni causati dalle scosse di terremoto all’ampliamento realizzato nel 2004, mentre è in corso la gara per il recupero del liceo Luosi.
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