La storica macelleria Borsari taglia il traguardo dei 50 anni
Se lo sentiva fin da piccolo, anzi lo diceva in casa: farò il macellaio. E quando, assieme al padre contadino, d’inverno, lo affiancava nella macellazione degli animali, quella era la parte del lavoro in campagna che gli piaceva di più, lo coinvolgeva maggiormente.
Quasi un anticipo di quello che, qualche anno più tardi, sarebbe stata la sua prima, vera esperienza di lavoro alle dipendenze.
Mauro Borsari, titolare della macelleria che ora porta il suo nome in via Pico 24 a Mirandola, taglia il traguardo dei 50 anni di attività, ma non dimentica la sua storia professionale dietro al banco della macelleria, iniziata come garzone. “Era ed è stata tutta la mia vita” racconta orgoglioso ricordando tutte le tappe di una lunga vita professionale.
“Eravamo alcuni ragazzi, tutti garzoni” ricostruisce Mauro Borsari “impegnati ad imparare un mestiere in una macelleria storica da chi la gestiva a quei tempi. L’allora titolare l’aveva rilevata, sempre nello stesso locale, dal suo precedente gestore. Ricordo di aver dovuto smettere dopo poco tempo, per andare a militare.
Un anno e più lontano, ma quando son tornato non ho fatto in tempo a disfare le valige che ero già al lavoro in macelleria, al mio posto”. Anni e anni di lavoro sodo, imparando l’arte della macellazione e la cortesia del contatto con la clientela, oltre a guadagnare sempre più la fiducia di chi gestiva l’attività.
Finchè arriva la svolta: “Alla viglia di Natale del ’74 il mio titolare mi ha detto, senza preavviso, che la gestione della macelleria da gennaio sarebbe passata a me, che ero il più giovane dei ragazzi in bottega. E così è stato. Ho aperto il 2 gennaio 1975, sono ancora qua e finchè me la sento resterò dietro a questo bancone” conferma Mauro Borsari. Anni belli, ricorda, in cui ha visto la società cambiare attraverso l’evoluzione dei gusti dei clienti, un’evoluzione che la macelleria Borsari ha assecondato puntando sempre più sulla qualità dei prodotti. Maiali e bovini controllatissimi, nostrani perchè provenienti da allevamenti della zona, al massimo tra Concordia e San Prospero; animali acquistati vivi e poi macellati come si deve sotto il vigile controllo della famiglia Borsari, che oltre a Mauro elenca anche la moglie, Marzia Parigi, e il figlio Riccardo, 37 anni, designato a prendere le redini dell’attività e già oggi in prima linea per soddisfare le esigenze dell’affezionata clientela. Per tutti l’entusiasmo di essere il motore di un’attività commerciale che ha fatto la storia di Mirandola a tavola.