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Il calendario della Stazione Ornitololgica Modenese

Il calendario della Stazione Ornitololgica Modenese racconta le valli dei dossi e delle acque

Il calendario 2025 della SOM Il Pettazzurro del Museo civico di ecologia e storia naturale di Marano sul Panaro ha per titolo “La valle dei dossi e delle acque”; in copertina una bella immagine di Giordano Cerè che ritrae uccelli in volo sulle valli mirandolesi. 

Si tratta della undicesima edizione del calendario, osserva Renzo Rabacchi, che si muove nel solco della tradizione: la presentazione dell’avifauna della bassa modenese attraverso le foto scattate da associati e volontari per far conoscere al grande pubblico la notevole biodiversità che caratterizza le valli mirandolesi e le aree continue. 

L’edizione 2025 del calendario si rifà il look e apre alla della vita animale negli ecosistemi nel corso delle stagioni; aderisce anche  al progetto Apollo 2165 Biodiversità e cambiamenti climatici in provincia di Modena; segna, inoltre, la collaborazione con Swarovski Optik Italia, che contribuisce alla pubblicazione del calendario e, più in generale, allo stesso progetto Apollo 2165 che sui sviluppa su tre aree del modenese: la SOM Il Pettazzurro, il Monte Cimone e presso Swarovski Optik Campex Le Casellacce di Montese. 

L’assessore comunale allo sviluppo del territorio, Marco Donnarumma, osserva che “ci sono aspetti del nostro territorio che hanno un valore inestimabile. Il favore più grande che uno possa fare a questi tesori è quello di prendersene cura, con amore, passione e tanta dedizione. Le valli mirandolesi rappresentano sempre di più un tesoro che non ha eguali, unico per la sua combinazione magnifica di biodiversità e paesaggi, capaci di rendere Mirandola una gemma irripetibile nel suo stile”. 

Il focus dell’edizione 2025 del calendario è dedicato alla “garzaia”. “Con il termine “garzaia” – scrive nel testo che accompagna il calendario Nunzio Grattini – si indica il luogo in cui nidificano collettivamente diverse specie di aironi con abitudini coloniali. Diverse specie di Ardeidi, infatti, prediligono costruire i nidi molto vicini, anche sullo stesso albero o arbusto. La garzaia si trova spesso all’interno di un’area circoscritta e difficilmente accessibile, solitamente costituita da un bosco umido con terreno paludoso, da un salicornieto, da un canneto o da pioppeti coltivati. Le sette specie di Ardeidae coloniali che nidificano in Italia sono Nitticora “Nycticorax nycticorax”, Garzetta “Egretta garzetta”, Sgarza  ciuffetto “Ardeola ralloides”, Airone cenerino “Ardea cinerea”, Airone rosso “Ardea purpurea”, Airone guardabuoi “Areda ibis”, Airone bianco maggiore “Ardea alba”. A queste specie si possono aggregare anche il Cormorano, l’Ibis sacro, il Marangone minore, il Mignattaio e la Spatola. Le loro popolazioni nidificanti sono regolarmente monitorate dal 1972. Monitorare le garzaie permette di raccogliere elementi utili al lavoro di enti gestori e a incaricati della redazione dei Piani di Gestione delle zone protette. Dal 2018 la SOM (Sezione Ornitologica Modenese 2Il pettazzurro”) ha aderito al Progetto Nazionale Garzaie, coordinato dal prof. Mauro Fasola del Dipartimento di Biologia Animale UNIPV che mantiene aggiornato il catasto nazionale delle colonie di aironi (garzaie) dal 1972. 

Nella provincia di Modena, ricorda ancora Nunzio Grattini, nel 2023 sono state censite 23 garzaie (comprese le colonie monospecifiche composte da aironi cenerini); due di queste sono localizzate nell’area della bassa pianura modenese; Le Meleghine, in comune di Finale Emilia, e l’Area di riequilibrio ecologico Oasi Val di Sole, in comune di Concordia sulla Secchia (siti inseriti nella Rete Natura 2000). 

La Stazione Ornitologica Modenese “Il Pettazzurro” è uno dei settori operativi del Cisniar (Centro italiano studi nidi artificiali) assieme al Museo Civico di Ecologia e Storia naturale di Marano sul Panaro. Fondata nel 1985 la SOM “Il Pettazzurro” svolge la sua attività soprattutto nella bassa pianura modenese, più precisamente nella vasta area delle Valli Mirandolesi – ricorda Guido Baroni  nel testo che accompagna il calendario –  la cui unicità ambientale è stata ulteriormente avvalorata dalla recente qualifica europea di Zona Speciale di Conservazione (ZSC). La sua sede è situata, dal 2008, all’interno dell’Oasi Faunistica Valli di Mortizzuolo in località La Fontana. La SOM è denominata “Il Pettazzurro” in onore del passeriforme regolarmente presente durante i periodi migratori. 

Il calendario è in vendita dietro un contributo di 10 euro direttamente tramite la sede della SOM (Società Ornitologica Modenese).

Le foto: la raganella è stata realizzata da Cristiano Mantovani;

quella della farfalla o zerinzia è di Paolo Panini