Mozarc ex-Bellco, il Sindaco Budri: "Significativi passi avanti"
Nella giornata di mercoledì 22 gennaio, presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, si è aggiornato il Tavolo sulla vertenza Mozarc ex Bellco (Mirandola). La Sernet ha presentato tre progetti e due lettere d’interesse da parte di imprese locali, ritenuti compatibili con i criteri dell’advisor: solidità degli investitori, piani industriali specifici e capacità di assorbire forza lavoro. Due proposte provengono dal settore biomedicale, mentre una integra la produzione biomedicale con batterie al grafene.
La Tianyi-NorrDia è stata descritta come la proposta con maggiore velocità di attuazione, ma comporterebbe la coesistenza di più soggetti e la ricollocazione di parte del personale. Il Consorzio Frattini punta a rilanciare il marchio Bellco, mantenendo la vocazione manifatturiera e rafforzando R&D e know-how, ma manca di informazioni sugli investitori. Il terzo soggetto, BCI, unirebbe continuità e innovazione (batterie al grafene), ma richiede una vasta CIG e presenta un piano poco chiaro per il rilancio del business.
I sindacati Filctem Cgil e Femca Cisl hanno chiesto che il piano sociale faccia parte della reindustrializzazione, con l’azienda che confermi la disponibilità a cedere gli immobili e le infrastrutture. Nessuna proposta garantisce l’assorbimento totale dell’occupazione, quindi il piano sociale dovrà includere supporto per ricollocazioni o soluzioni di auto-impiego, oltre a un accompagnamento economico e previdenziale per i lavoratori. Le OOSS hanno sollecitato tempi rapidi per il pronunciamento del Governo sulla Golden Power e per ulteriori valutazioni a supporto del processo di reindustrializzazione.
I sindacati hanno inoltre richiesto che i soggetti della short list presentino i propri piani industriali al prossimo incontro del 6 febbraio, durante il quale dovrà essere definito il piano sociale, con dettagli sui finanziamenti statali e regionali, gli ammortizzatori sociali e i sostegni al reddito.
Il Sindaco di Mirandola, Letizia Budri, a margine dell’incontro ha dichiarato: “Dall’analisi delle proposte emergono chiaramente gli elementi di valore della realtà produttiva: lavoratori qualificati e uno stabilimento interessante. Sebbene sia presto per commentare la soluzione industriale, il 6 febbraio saranno presenti anche i proponenti, un aspetto fondamentale. I passi avanti rispetto alla crisi sono significativi, a sette mesi dall’annuncio di chiusura della produzione.”