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LA EINAUDI A "UN CASTELLO DI LIBRI" - Indicatore Mirandolese

LA EINAUDI A “UN CASTELLO DI LIBRI”

Torna a Mirandola, dal 18 al 20 ottobre, la rassegna “Un castello di libri”, organizzata dalla Biblioteca Comunale “Eugenio Garin” e dall’Assessorato alla Promozione della Città e del Territorio, con l’apporto fondamentale della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola. Giunta alla settima edizione, l’iniziativa si contraddistingue per avere ogni anno un editore ospite. Quest’anno si tratta di Einaudi di Torino, una delle più prestigiose case editrici del territorio nazionale, che proprio nel 2013 celebra gli ottanta anni dalla fondazione.

Oltre a volumi editi da Einaudi la rassegna presenterà anche altre opere, fra le quali il volume sui 150 anni di economia mirandolese. Gli incontri si terranno al palazzetto dello sport le mattine del venerdì e del sabato per ospitare le classi, presso il caffèLa Fenice in Galleria del Popolo nei rimanenti appuntamenti dal venerdì alla domenica.

Si inizia venerdì 18 ottobre alle 11 con Domenico Scarpa “Atlante della letteratura italiana dal romanticismo a oggi”. Scarpa è il curatore di questo terzo tomo dell’Atlante della Letteratura Italiana Einaudi, che nasce dalla scommessa di saper mettere a fuoco, grazie all’impiego massiccio e sistematico della geografia, una temporalità diversa, capace di passare da fenomeni di lunga durata della civiltà letteraria italiana ai piccoli eventi, solo in apparenza marginali, che possono determinare uno scarto destinato a pesare sulla storia successiva. Magari per secoli interi.

Si prosegue alle ore 18 con Marco Imperato “Le parole della giustizia. Per capire davvero quello che ti raccontano”. Il magistrato prende spunto da notizie di cronaca per spiegare come funziona la macchina della giustizia in Italia e rendere più chiaro il lessico giudiziario, in nome di una legalità che dovrebbe far parte del bagaglio culturale di tutti i cittadini, soprattutto di quelli che hanno responsabilità pubbliche. Si riprende alle ore 21 con Paolo Crepet “L’autorità perduta”. In questa sua recente fatica il famoso psichiatra affronta il problema di una generazione di bambini ed adolescenti senza regole, giovani che vegetano senza studiare né lavorare, genitori troppo accondiscendenti che hanno sottratto ai figli l’essenziale, ossia il desiderio delle sfide per affrontare il futuro.

Si riparte sabato 19 ottobre alle 10 con Federico Condello “Ma cosa sta dicendo Antigone?”. L’autore, ricercatore e docente di filologia classica presso l’Università di Bologna, si chiede che italiano parlino i nostri classici, quanto influiscano le abitudini scolastiche sulle abitudini editoriali e teatrali odierne. L’italiano spesso artificiale delle nostre traduzioni non sempre aiuta a capire ciò che stanno dicendo Antigone o Elettra, Alcesti o Medea, Oreste o Edipo.
Si prosegue alle 11,30 con Ernesto Franco “Aver cura dei libri”. Il direttore editoriale della casa editrice Einaudi si sofferma su come si fanno i libri e su come ci si può e si deve prendere cura di loro. Pubblicare libri è un lavoro affascinante e complesso; un grande editore è un fondamentale attore culturale, il cui strumento è il libro, inesauribile fonte di suggerimenti, suggestioni ed emozioni.
Si riprende alle 15 con Fabio Mini “La guerra spiegata a…”,in cui il generale, ex comandante della Nato, analizza il tema della guerra secondo i punti di vista dei politici che decidono di farla per convenienza o ideologia, dei capi militari che la intraprendono per mestiere, dei soldati che rischiano per dovere o per gloria, dei civili che la subiscono, delle famiglie delle vittime, dei ragazzi che giocano alla guerra nella realtà virtuale.

Alle 16,30 la narratrice e studiosa di ebraistica Elena Loewenthal con “La lenta nevicata dei giorni”, suo ultimo romanzo, racconta le vicende di Fernande ed André, una giovane coppia in fuga dai nazisti che insieme ad alcuni amici ebrei trascorre il periodo della guerra in un beato ma angoscioso isolamento. Scampati all’Olocausto vivranno dopo la guerra fra Parigi e la Casa del Sogno in Riviera, dove però il passato rimane una dolorosa e costante presenza.

Alle 17,30 presso il foyer del Teatro Nuovo il giornalista Fabio Montella, il Sindaco Maino Benatti, Francesco Benatti ed Edmondo Trionfini, rispettivamente presidente del Centro Studi Numismatici e Filatelici e della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola, presenteranno “Un secolo di imprese. 100 anni di attività economica a Mirandola attraverso i documenti” (si veda approfondimento in altra pagina). La sera alle ore 21 al caffè La Fenice  si terrà lo spettacolo-concerto “La scuola siamo noi”, con Alex Corlazzoli e Luca Bassanese. Un maestro ed un famoso cantautore portano sul palco, tra musica e parole, storie appassionate e divertenti raccolte tra i banchi di scuola, per non dimenticare l’articolo 34 della nostra Costituzione “La scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita”.

Si riparte domenica 20 ottobre alle 11 con “Gotico rurale” di Eraldo Baldini. In questo volume l’antropologo e scrittore romagnolo, maestro dell’horror, del noir e del giallo, mescola a questi elementi, che da sempre caratterizzano la sua produzione, una vena di umorismo nero, sulfureo e grottesco. I racconti del volume fondono sapientemente questi diversi registri narrativi, che si potenziano vicendevolmente.

Si riprende poi alle 15,30 con Aldo Bonomi “Capitalismo In-finito”, nel quale il sociologo e scrittore, grazie alla straordinaria mole di dati ed interviste raccolti su tutto il territorio nazionale, analizza le storie di artigiani ed imprenditori, piccoli e grandi, di fronte alla crisi, dal Nordovest al Sud, confrontate col periodo degli anni del trionfo del Made in Italy, della piccola e media azienda italiana rampante, definito del “capitalismo molecolare”. Si prosegue con la giovane scrittrice, direttrice della collana Stilelibero di Einaudi, Rosella Pastorino, che ne “Il corpo docile” affronta la storia di Milena, nata in carcere e lì vissuta fino a tre anni, che da adulta si prende cura dei bambini reclusi. L’incontro con un giornalista è il terremoto che fa tremare le mura dietro alle quali Milena si protegge da sempre.

La rassegna si conclude con Marcello Fois, che alle 18,15 racconta il suo libro “L’importanza dei luoghi comuni”.  In esso il celebre autore di opere letterarie, teatrali, radiofoniche, e di fiction televisiva, narra la storia di due gemelle diversissime che si ritrovano dopo anni nella casa del padre che le ha abbandonate da piccole. Inizia fra di loro uno scontro, una guerra di parole in un grandioso crescendo di dolcezza e crudeltà, in un racconto intimo che alterna il presente, di pura azione,  ed il passato, la nicchia che sa scavarsi il pensiero a modo suo.

Una apposita bibliografia, elaborata dalla Biblioteca Garin, verrà distribuita ai partecipanti. Presso il caffèLa Feniceinoltre sarà possibile, per tutta la durata dell’iniziativa, acquistare ad un prezzo scontato le opere degli scrittori presenti, ed altre del catalogo Einaudi, direttamente dall’agente di zona della casa editrice.

 

 

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