All'Auditorium Montalcini arriva il Mirandola Jazz Festival - Indicatore Mirandolese
Venerdì 8 novembre alle 21 l’Auditorium Montalcini di Mirandola ospita, per la rassegna Mirandola Jazz Festival, un concerto inedito all’insegna del jazz e della world music che unisce due grandi artisti del panorama musicale internazionale: Clarice Assad (pianoforte e voce) e Gabriele Mirabassi (clarinetto) si rincontreranno sul palco dopo 24 anni, quando il clarinettista registrò un album col padre di Clarice, Sergio Assad, uno dei più noti chitarristi e compositori odierni (a cui Clarice partecipò con il suo primo brano, Flutuante). Originaria di Rio de Janeiro, Clarice si è esibita professionalmente sin dall’età di sette anni, presentando opere in Europa, Sud America, Stati Uniti e Giappone. Artista versatile, è un’apprezzata pianista, produttrice e musicista jazz con un prezioso talento per l’improvvisazione scat. Le sue creazioni sono caratterizzate da un’ampia varietà di stili: canta in portoghese, francese, italiano e inglese e cerca di utilizzare la voce come strumento, creando una vasta gamma di tecniche innovative. Ad affiancarla in questo concerto Gabriele Mirabassi, clarinettista italiano che si muove fra la musica classica e il jazz, collaborando sistematicamente con artisti di ambiti eterogenei, partecipando a progetti di danza, teatro e canzone d’autore. Negli ultimi anni svolge inoltre una ricerca approfondita sulla musica strumentale popolare brasiliana e sudamericana in genere.
Sabato 9 novembre sempre alle 21 per la stessa rassegna sarà ospite il pianista e compositore Antonio Faraò che si è guadagnato un posto fra i grandi nomi del jazz mondiale contemporaneo. Nei suoi quarant’anni di carriera, Antonio Faraò ha collaborato con diversi artisti di fama mondiale, tra cui: Jack DeJohnette, Joe Lovano, Bireli Lagrène, Chris Potter, Benny Golson, Ivan Lins, John Patitucci…e molti altri. Nel 1998 riceve l’importante premio internazionale “Jazz Piano Competition Martial Solal”, indetto dalla Città di Parigi. Negli ultimi anni, è stato invitato diverse volte a partecipare all’ International Jazz Day, un evento mondiale che promuove il jazz come strumento di unione e pace fra le varie culture. Nel giugno 2024 esce per la storica etichetta Criss Cross “Tributes”, un album di otto composizioni originali e due standard, dedicato ad alcuni dei musicisti più importanti della sua vita, scomparsi negli ultimi anni, affiancato da due musicisti d’eccezione: il bassista John Patitucci e dal batterista Jeff Ballard. All’Auditorium Montalcini Faraò sarà accompagnato da Carlo Bavetta (contrabbasso) e Ruben Bellavia (batteria).
Domenica 10 novembre alle 18.30 la rassegna chiuderà i battenti con il Rosario Giuliani Quartet. Nel 1996 Rosario Giuliani calca per la prima volta il palco del Sounds Jazz Club. Mentre le note volano, si crea un legame tra il giovane sassofonista e il pubblico di Bruxelles appeso a ogni sua nota. È ancora agli inizi come musicista professionista e non ha idea che negli anni a venire le registrazioni si moltiplicheranno, i locali cresceranno e diventerà gradualmente una figura chiave sulla scena jazz all’inizio del secolo. Quando è tornato al Sounds Jazz Club nel dicembre 2023, l’ormai esperto musicista ha deciso di scolpire nella pietra questo pezzo della sua storia, questo luogo dove anni prima, il pubblico gli aveva aperto le braccia. Circondato da pochi amici fedeli, a cominciare dalla coppia proprietaria del locale all’epoca, offrì le sue composizioni per due serate di musica a un pubblico che non aveva perso nulla del suo entusiasmo. Sul palco Rosario Giuliani (sax alto), Pietro Lussu (piano), Dario Deidda (basso), Sasha Mashin (batteria).