"ACOF, FRATELLI BARALDI, CISPADANA, CONSIDERAZIONI SULL'ATTUALITA'" - Indicatore Mirandolese
Acof.
Buco di 260mila euro e conti poco chiari. L’Amministrazione invece di licenziare l’Amministratore di Acof srl assolda un superconsulente per far quadrare i bilanci. Riteniamo vergognoso che il Comune debba spendere 5.000 mila euro per dare ad un professionista contabile esterno il compito di accertare in un mese i conti della controllata Acof srl.
Come è possibile che i professionisti della società e del Comune non sappiano dire con esattezza il buco delle onoranze funebri? È evidente che i conti non quadrano. Si parla di un buco accertato di circa 260.000 euro. Il tutto nasce anche dal fatto che dal 2010 la società di onoranze funebri ha smesso di pagare al Comune di Mirandola l’affitto del ramo d’azienda (dai 60 agli 80mila euro all’anno) rendendo poco chiari i conti della società. Non è tra l’altro chiaro se queste operazioni abbiano di fatto portato il capitale sociale della società al di sotto dei limiti di legge.
È inspiegabile inoltre come in uno dei pochi settori in cui i privati vanno bene la società a capitale pubblico debba avere delle perdite così spropositate. Sotto la lente dell’opposizione sono finiti anche i rapporti di lavoro dei dipendenti, i contratti con i professionisti, l’attività di recupero credito ed il chiostro dei fiori acquistato da Acof.
F.lli Baraldi.
Grande soddisfazione per la F.lli Baraldi, 600 capifamiglia possono tirare un sospiro di sollievo.
È con grande piacere che apprendiamo la notizia del reintegro della F.lli Baraldi nella white list. È un risultato importante per il territorio e soprattutto per i 600 capifamiglia che direttamente od indirettamente lavorano per la ditta di Staggia. Questa battaglia è stata sposata con forza e decisione dal Pdl sia a livello locale, portando il Pd su posizioni impensabili con un odg discusso a Mirandola, sia a livello nazionale.
Va dato merito, infatti, al senatore Giovanardi di aver avviato, tra l’altro, un processo di revisione sostanziale della normativa relativa alla “white list”. In questo percorso siamo stati spesso soli, ma voglio ringraziare comunque tutte le forze politiche e le istituzioni che hanno colto la gravità della situazione e si sono impegnate per risolvere la vicenda.
Oggi è una giornata di festa ma dobbiamo essere consapevoli che altri lavoratori, come quelli della Bianchini di San Felice, sono appesi ad un filo.
Cispadana
Reputo gravissimo ed indecente che la documentazione della Cispadana sia stata insabbiata così dagli enti locali. Solo grazie ad inchieste giornalistiche si è appreso che la Commissione di Via ha rilevato tutte le criticità che i cittadini, i comitati e le opposizioni denunciano da anni. Questa opacità nella gestione della vicenda è degna di uno dei romanzi di Sciascia ambientato in una provincia “mafiosa” del Sud Italia.
L’atteggiamento omertoso dimostrato è un fatto estremamente preoccupante. Mi chiedo se la democrazia – in queste regione – non sia stata sospesa? Lo Statuto Regionale straborda di belle parole sulla trasparenza e la partecipazione, tutte quante calpestate dai suoi stessi Assessori. In tutti questi anni abbiamo chiesto documenti, tavoli di confronto e commissioni speciali ma nonostante tutto Sindaci e Giunta regionale si sono ben guardati dal dare queste notizie ai Consiglieri. Anzi siamo stati convocati nei mesi scorsi dall’Assessore Peri per sentirci dire che tutto procede e tutto va bene.
Avevamo chiesto una commissione speciale per verificare l’iter della Cispadana ed il Pd l’ha “concessa” senza però dare la presidenza all’opposizione, così da spuntarne l’azione di controllo. Il numero di volte che è stata convocata è imbarazzante. A questo punto, si allontana definitivamente la possibilità di avere uno sbocco autostradale nella Bassa. Chi ha responsabilità ne dovrà pagare le conseguenze.
Antonio Platis Capogruppo PDL
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