LA SENTENZA AIMAG SLITTA A GENNAIO, AMMINISTRAZIONE FERMA NELLA DIFESA DELLA MULTIUTILITY - Indicatore Mirandolese
Roberto Lodi (Assessore al Bilancio): “Abbiamo fatto e continueremo a fare il possibile per il territorio e la comunità”
Il 14 dicembre 2023, giorno dell’udienza di merito sul ricorso al Tar presentato dai 7 comuni modenesi della Bassa e 4 mantovani che hanno contestato l’elezione il 29 giugno scorso del nuovo Cda di Aimag e la rottura del vecchio Patto di sindacato, i giudici hanno si sono riservati di decidere nel mese di gennaio.
“Con questo ricorso, la cui sentenza attendiamo con positive speranze – ha affermato l’Assessore comunale al bilancio con delega su Aimag, Roberto Lodi al termine dell’udienza del Tar, siamo certi di aver fatto quanto possibile sul piano giudiziario, per tutelare il diritto del nostro territorio e della nostra comunità a conservare un bene prezioso in grado di garantire milioni di dividendi ai propri soci pubblici, 600 posti di lavoro e le centinaia di imprese coinvolte nell’indotto”. Il tema è sentito anche dalla popolazione, come hanno confermato i cittadini interpellati la scorsa settimana dalla redazione in una breve raccolta di opinioni pubblicate sul precedente numero dell’indicatore. Ma la preoccupazione serpeggia tra le aziende, dovuta ai timori che il cambio del controllo strategico con l’ingresso nella stanza di bottoni del socio privato con sede a Bologna e quotato in borsa, ora concorrente della stessa Aimag in determinati settori, allontanerebbe Aimag dal proprio territorio di riferimento, indebolendo proprio quell’indotto che ne rappresenta un valore in termini di produzione e occupazione per la nostra comunità.
“I benefici di Aimag per il territorio, sono di fatto negati ai cittadini e alle imprese dalle scelte del Comune e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, evidentemente per agevolare l’ingresso, sempre più preponderante di una Società privata che, essendo quotata in borsa, ha completamente altra mission rispetto alla nostra Aimag.
Certi di aver istruito al meglio il ricorso con i nostri legali, confidiamo di poter salvaguardare – assieme a tutti gli undici comuni che condividono le nostre preoccupazioni e speranze – l’indipendenza e il valore della multiutility.
Viste le differenti visioni con i soci che detengono la maggioranza dell’Azienda, ritengo che Mirandola dovrà doverosamente porre all’ordine del giorno una riflessione sul proprio ruolo ed eventualmente su come investire diversamente i denari dei propri contribuenti per la migliore gestione dei servizi essenziali ora affidati ad Aimag”.
Ribadiamo con forza che il ricorso promosso non ha finalità politiche, è ritenuto fondato ed ammissibile per il controllo pubblico di Aimag spa, per il bene del territorio e nell’interesse dei 600 dipendenti che vi lavorano”