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COMMOZIONE ALL’INTITOLAZIONE DELLA ‘PANCHINA’ A SERGIO BALDINI. “IL SUO SALUTO CALOROSO CI RALLEGRAVA” - Indicatore Mirandolese

COMMOZIONE ALL’INTITOLAZIONE DELLA ‘PANCHINA’ A SERGIO BALDINI. “IL SUO SALUTO CALOROSO CI RALLEGRAVA”

“Un riferimento per l’intera comunità” ha detto il Sindaco che ne ha deciso la dedica.  Don Fabio: “Ognuno di noi prenda esempio da lui”  

Era la ‘panchina’ dell’ascolto e del dialogo, delle preghiere e del conforto, dell’aiuto e dell’amicizia. Da quella ‘panchina’ del Viale della Circonvallazione ovest Sergio Baldini, mancato lo scorso 27 giugno all’età di 67 anni, per anni ha seminato il bene.

“Ora spetta a noi fare per la nostra comunità ciò che ha fatto lui, uomo buono, facitore di bene, che ha messo in pratica i valori cristiani del Vangelo” ha dichiarato il parroco Don Fabio Barbieri durante la cerimonia di benedizione della ‘panchina’, intitolata mesi fa dal Comune al suo esemplare cittadino e che si è tenuta lunedì 27 novembre.

Erano presenti il Sindaco Alberto Greco, i familiari di Sergio, il fratello Silvano e i nipoti, amici e conoscenti. “La ‘panchina’ era un punto di riferimento, un luogo di ascolto dei bisogni altrui, ma non solo. Sergio – ha sottolineato Don Fabio – passava dall’ascolto alla pratica, e quindi all’aiuto accompagnando amici e conoscenti nei vari percorsi di vita, chi in chiesa alla santa messa, chi dal medico, chi a fare la spesa. Sia il suo esempio un faro di luce per tutti noi e per la nostra comunità.”

È stato un momento intenso di commozione per i presenti, in particolare per i familiari e per gli amici più stretti che Sergio incontrava e ascoltava ogni giorno. “Sergio, che conoscevo da ragazzo perché entrambi eravamo nell’Azione Cattolica – ha ricordato il Sindaco – faceva la spola tra il suo negozio, a pochi metri da qui, a questa ‘panchina’ dove ascoltava gli amici bisognosi e dove, ogni giorno, con il suo caloroso saluto rallegrava il passaggio dei tanti mirandolesi, a passeggio o in bicicletta”.

Baldini, lo ricordano in tanti, metteva la fede al primo posto e capitava di frequente leggere, passando davanti al suo negozio di abbigliamento, la scritta ‘Torno Subito’, che a volte faceva borbottare le clienti. Quel cartello scritto a mano e apposto sulla porta d’ingresso significava che stava rispondendo alle necessità di qualche amico o conoscente. Alle tante lamentele e borbottii delle signore, “Sono passata per due volte e non eri in negozio”, Sergio rispondeva con un sorriso placando le loro affettuose esternazioni con un bonario e fraterno ‘Pace e bene sorella, eccomi qua’.

Durante l’inverno e nei giorni di pioggia, era il negozio stesso a sostituire la panchina e diventare punto di incontro e di conversazione con amici e conoscenti che sostavano all’ingresso riparati dal freddo e dalla pioggia. “Sergio ci manca tantissimo e noi, nel nostro piccolo, cerchiamo di portare avanti il suo grande esempio, e il bene che ha fatto a noi cerchiamo, con i nostri pochi mezzi, di poterlo donare agli altri” – hanno raccontato durante la cerimonia i diretti testimoni.

Il fratello Silvano, che assieme ad Olga gestisce ‘La Baracchina’, si è detto “Commosso per le parole di Don Fabio e del Sindaco” esprimendo gratitudine al Sindaco e all’Amministrazione comunale per aver intitolato la ‘panchina’ al carissimo fratello. Il suo ricordo resterà nel cuore di tutti i mirandolesi che gli hanno voluto bene”, e anche dei tanti, che solo per un istante hanno da lui ricevuto una buona parola.