“Siamo molto soddisfatti, lo sforzo davvero grande dei volontari di ogni età distribuito nelle quattro serate della sagra ha permesso di gestire e accontentare tutti, a partire dalle 2500 persone che si sono sedute ai tavoli per gustare le tante specialità del nostro menù. Una meglio dell’altra ma su tutte un nostro piatto tipico, i tortelloni di zucca al ragù, freschi e preparati ogni giorno, dalle 6 della mattina da donne straordinarie che si sono alternare in cucina e che nonostante la non più giovane età di molte di loro, non si sono risparmiate”. Nelle parole di Francesca Abrianello, riferimento nell’organizzazione della sagra e factotum nello svolgimento, c’è tutta la gioia per avere garantito lo un evento di comunità, atteso per un anno. Impossibile da mettere in piedi e da gestire senza l’apporto dei volontari, una ottantina quelli direttamente coinvolti quest’anno. C’era chi faceva le patatine e chi il gnocco fritto, chi curava lo stracotto con la polenta, chi i maccheroni e chi le griglie. Tra una cucina fissa e una mobile. Il tutto in armonia con i giovani e giovanissimi coinvolti nel servizio ai tavoli, a districarsi tra le cucine e il bar, controllati da più adulti ma davvero bravissimi. Dal primo all’ultimo.

Prima di salutarci con Francesca chiediamo quale è il segreto dei tortelloni alla zucca così rinomati ed unici. “La freschezza dell’essere fatti e mangiati e forse gli ingredienti. Senza mostarda, solo un pò di amaretto”. Il resto è passione e genuinità. La voglia e la bellezza di stare insieme con musica e un buon bicchiere di vino, sono in grado di fare il resto. E anche sulla musica e gli spettacoli a Cividale non ci è risparmiati. Dalla commedia alle due orchestre all’intrattenimento di Roberto Morselli vero e proprio trascinatore che ha piacevolmente indotto a fare le ore piccole. “Davvero un evento bellissimo e riuscito che speriamo di replicare per la nostra comunità parrocchiale e non solo.”