PREVENZIONE DELL’INFARTO, NUOVA CAMPAGNA AUSL RIVOLTA AGLI UOMINI TRA I 40 E 60 ANNI: “NON ANDARE IN PRONTO SOCCORSO MA CHIAMARE SUBITO IL 118” - Indicatore Mirandolese
L’intervento sul posto degli operatori sanitari garantisce una valutazione immediata del dolore e, altrettanto fondamentale, l’invio alla struttura sanitaria più adatta per il trattamento
Può capitare da un momento all’altro: un improvviso dolore al torace in assenza di traumi accompagnato da sudorazione a freddo, difficoltà a respirare che immobilizza, spaventa e disorienta, facendo temere che sia il preludio a qualcosa di più grave. Il sintomo di dolore toracico è una delle cause più frequenti di accesso nei Pronto Soccorso, ma presentarsi da soli o accompagnati da qualcuno appena sopraggiunge il fastidio può rivelarsi un errore in quanto può fare perdere minuti decisivi rispetto a un pronto intervento degli operatori sanitari direttamente sul posto. Questo è peraltro particolarmente vero quando l’individuo presenti fattori di rischio cardiovascolare quali fumo di sigaretta, ipertensione, obesità, alterazioni di colesterolo e trigliceridi o abbia già sofferto di patologie cardiache in passato.
Ha l’obiettivo di sensibilizzare proprio sull’importanza di chiamare sempre il 118 in caso di dolore toracico non traumatico il video lanciato in questi giorni dall’Azienda USL di Modena e realizzato da un gruppo di operatori del Dipartimento di Emergenza Urgenza riuniti nel progetto Nexus. I destinatari sono in particolare gli uomini tra 40 e 60 anni, che tendono a sottovalutare quei segnali del corpo che possono essere indicativi di un infarto in corso, per renderli più consapevoli e indirizzarli verso il percorso più corretto, che può davvero salvare la vita. Si tratta del primo di una serie di video con diversi target e patologie con l’obiettivo di rendere particolari fasce di popolazione più consapevoli dell’importanza dei corretti percorsi per salvaguardare la propria salute.
Nella clip diffusa sui social network aziendali e presentata questa mattina presso la Centrale Operativa del 118 in via Emilia Est, vengono raccontate tre situazioni tipo quotidiane – momento di sport all’aria aperta, lavoro casalingo e ufficio – in cui i rispettivi protagonisti vengono colti da un improvviso dolore al petto. Immediata la chiamata al 118 e la risposta di un operatore che raccomanda di non muoversi e aspettare l’arrivo di un’ambulanza. Dopo pochi minuti, i sanitari sono sul posto e sottopongono il paziente all’elettrocardiogramma che in telemedicina sarà refertato immediatamente da un cardiologo che fornisce la diagnosi precisa. Il messaggio è chiaro: “Aiutaci ad aiutarti”, chiamare subito il 118 può salvarti la vita e l’assistenza sanitaria inizia già nel momento in cui risponde l’operatore al telefono.
Alla presentazione sono intervenuti, accanto ai professionisti del Servizio di emergenza territoriale, la Direttrice Sanitaria dell’Azienda USL di Modena Romana Bacchi e il Direttore del Dipartimento interaziendale di Emergenza-Urgenza Geminiano Bandiera.
“Gli operatori del 118 sono gli occhi e le braccia che si fanno carico delle emergenze sul territorio – dichiara Romana Bacchi -. Nel caso del dolore toracico non traumatico è fondamentale che i cittadini comprendano l’importanza, che può rivelarsi decisiva per la tutela della loro salute, di richiedere immediatamente il soccorso nel luogo dove si è manifestato l’episodio. La presa in carico del paziente avviene già nel momento della chiamata al 118 e l’arrivo celere dei sanitari permetterà di valutare all’istante la natura del dolore e qual è l’ospedale più adatto per quel tipo di esigenza sanitaria. La medicina moderna è in grado di assicurare a tutta la popolazione un’assistenza sanitaria di qualità, ma è altrettanto fondamentale la collaborazione dei cittadini”.
“Rimane alto il numero di autopresentazioni di pazienti con dolore toracico non traumatico presso i Pronto Soccorso del territorio. Raggiungere da soli i PS non rappresenta soltanto un rischio enorme per salute, ma rende più difficile indirizzare subito la persona verso il giusto percorso di presa in carico sanitaria – spiega Geminiano Bandiera -. Chiamare il 118 e aspettare l’intervento dei sanitari sul luogo dove si è manifestato il dolore rappresenta invece il modo migliore per agevolare il sistema sanitario e aiutarlo a individuare subito il bisogno di cura. Gli operatori del 118 sono in grado sul posto di effettuare subito un primo elettrocardiogramma che, grazie a un teleconsulto a distanza in tempo reale con un cardiologo, garantisce il trasporto nella struttura sanitaria più adatta”.