NASCE IL COMITATO “AIMAG PER IL TERRITORIO” - Indicatore Mirandolese
E’ stato presentato a Carpi questa mattina il Comitato ‘Aimag per il territorio’. Chiaro da subito l’indirizzo: ‘No a scette affrettate e al controllo del socio privato Hera sull’azienda. Aimag è deve rimanere legata alla comunità’
Ha l’obiettivo dichiarato di ragionare ed informare i cittadini su quanto sta accadendo e soprattutto sul futuro di Aimag; con un fine ben preciso e condiviso nei fatti e negli atti consiliari, con i quali molti Comuni dell’area nord e del mantovano recentemente si sono espressi: la determinazione a mantenere Aimag sotto il controllo e soprattutto la guida dei soci pubblici e della comunità e del territorio in cui è nata, si è sviluppata e radicata: quello di Mirandola e dell’area nord, ma che comprende anche il basso mantovano fino alle terre d’argine dove spicca Carpi che con la sua quota percentuale è il socio pubblico di maggioranza relativa.
Si è presentato così il “Comitato Aiamag per il territorio questa mattina, recentemente costituito da cittadini, imprenditori ed ex amministratori pubblici di diversa estrazione politica. “Aimag, deve rimanere legata alla comunità – hanno ribadito – e il suo controllo e la guida , ai soci pubblici.”
Una prospettivaperò messa a rischio per il neo Comitato, dalla proposta del socio privato Hera (oggi presente al 25%) al CDA, di assumere, di fatto, il controllo della società, attraverso la nomina del direttore.
Una proposta che sarebbe avvallata dai Comuni di Carpi, Soliera (dove il sindaco è anche segretario provinciale PD), e Bastiglia che insieme ad altri soci tra cui Hera avrebbero la maggioranza per decidere. Una proposta giudicata ‘rischiosa’ da chi, appunto come il comitato e non solo – molti Comuni, tra cui Mirandola – si batte per mantenere la connotazione e il controllo territoriale della società.
‘Con il passaggio del controllo a Hera Aimag verrebbe snaturata, strappata dal suo territorio di origine. Con forti penalizzazioni per i 600 dipendenti e per un indotto rispetto alle aziende del territorio da 100 milioni di euro. Hera è una società per azioni che risponde ad altre logiche di mercato che non combaciano con quelle dei territori’ – è il messaggio che viene lanciato dai vari componenti del Comitato.
DI SEGUITO IL MANIFESTO DEL COMITATO
Aimag rimanga uno strumento a SERVIZIO dei Comuni e del Territorio. Una discussione che deve essere portata all’attenzione di tutti i cittadini.
I servizi pubblici locali sono una componente centrale della qualità della vita di una comunità.
Per questo le discussioni sul tema non possono prescindere da un coinvolgimento attivo degli utenti come parti di un territorio che vive delle loro relazioni.
Cosa sta accadendo?
All’interno dei comuni si sta discutendo di una modifica strategica dell’assetto organizzativo di AIMAG che inciderebbe profondamente sulla qualità dei servizi prestati, sotto una parvenza di forme ininfluenti sulla guida dell’impresa.
Aimag è un bene comune, appartiene alla collettività da 60 anni, garantisce diritti fondamentali della persona: acqua, ambiente, energia.
Si dice che Aimag non abbia la dimensione adeguata per sostenere sviluppo: la sua dimensione invece è adeguata per essere efficiente ed efficace, è tra le prime 20 multyutility in Italia ed è una delle aziende multiservizi più premiate per la sua qualità; crea lavoro diretto e indotto sul territorio applica tariffe del tutto competitive.
Si dice che il bilancio 2022 sarà un bilancio critico a seguito di scelte sbagliate.
Ma perché non si ascolta la voce degli amministratori e della direzione e non lo si discute pubblicamente una volta approvato?
È facile denigrare, più difficile confrontarsi.
Questo comitato si è costituito:
– Per riconoscere e tutelare il valore di Aimag in quanto rilevante patrimonio pubblico delle comunità dove opera;
– Per rendere pubblica la discussione sul futuro di Aimag ora rimasta dietro le quinte, ben lontana dal pubblico.
È da una discussione aperta che possono emergere le scelte piu’ opportune per il benessere della comunità.
Perché non se ne discute pubblicamente?
Perché tanta fretta?
Perché non approfondire il tema in un confronto tra le prestazioni di Aimag e quelle di altre multiservizi? Si teme qualcosa?
Perché la proposta di Hera inviata ai soci di Aimag non viene diffusa pubblicamente per aprire sulla stessa una discussione tecnica, oltre che politica, sul futuro dei servizi pubblici locali del nostro territorio?
Non è necessario diventare un’appendice di società quotate per poter progredire nelle direzioni richieste dall’evoluzione della tecnologia e delle esigenze ambientali. Esistono forme di collaborazione capaci di generare risultati ben più ampi attraverso la valorizzazione delle conoscenze reciproche di aziende tra loro autonome.
Ben venga la collaborazione tra aziende nella loro autonomia
Aimag non ha bisogno di essere guidata da una societa’ quotata
Aimag e’ parte centrale del capitale sociale del nostro territorio e come tale va valorizzata a sostegno di un progredire comune.